02-08-2015 ore 17:30 | Cronaca - Chieve
di Stefano Zaninelli

Chieve. Migranti in piazza Zambonelli, la solidarietà degli antifascisti cremaschi

È indubbio che l’arrivo dei migranti nel Cremasco abbia messo a nudo alcune criticità del territorio. Da una parte il senso civico ed il dovere dell’accoglienza, dall’altra le difficoltà nel gestire il fenomeno a livello locale, aggravato dell’assenza di un coordinamento collaudato. In mezzo, tutte le tensioni del caso, dalla protesta alle ex Ancelle a Crema alla manifestazione in piazza e al Consiglio aperto a Chieve.

 

Solidarietà antifascista

Nel frattempo, ieri mattinata, su un balcone della palazzina di piazza Zambonelli – dove alloggiano i migranti – è stato appeso uno striscione su cui campeggia la scritta refugees welcome, affiancato dal simbolo dell’antifascismo, una bandiera rossa e nera. Come comunicato sulla pagina facebook del gruppo, “stamattina siamo stati a portare solidarietà ai migranti, in contrapposizione con l'aria pesante di razzismo e xenofobia nel Cremasco”.

 

Esperienze cremasche

Il gesto degli antifascisti cremaschi si pone in continuità con l’esperienza di Salvirola, che il sindaco Marani ha definito positiva, a testimonianza di come l’accoglienza dei migranti possa trasformarsi in “un’occasione di ricchezza culturale”. Meno distesa, invece, l’aria che respirano alcuni cittadini chievesi, sabato mattina in manifestazione in piazza Garibaldi a Crema, in concomitanza con l’incontro istituzionale tra alcuni sindaci del Cremasco ed il prefetto di Cremona, Paola Picciafuochi. La soluzione, tuttavia, non pare esattamente dietro il proverbiale angolo.

747