18-02-2014 ore 17:00 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Scs Servizi Locali, “messi i conti in ordine, bandi di gara per parcometri e piscina”. Ervin dimissionario: “le idee ci sono, mancano le risorse”

“Nonostante le forti criticità iniziali, grazie all’opera dei lavoratori e col supporto dei soci, tra il 2011 ed il 2013 Scs Servizi Locali ha raggiunto un importante obiettivo, i costi sono proporzionati ai ricavi”. Così Gianfranco Ervin ha aperto la conferenza stampa di presentazione dei risultati ottenuti in qualità di amministratore unico, carica che ricopre dall’ottobre del 2012. Si è passati da -437 mila euro del 2011 a -144 mila euro del 2012 (ma con una sopravvenienza attiva di 300 mila euro, cioè una entrata una tantum non ripetibile) a + 40 mila del 2013. Questo è il risultato complessivo della società che dopo aver chiuso in perdita per 3 anni consecutivi ha chiuso invece in attivo.

 

Dalle dimissioni agli asset

Data la ritrosia caratteriale nei confronti della ribalta e dei cronisti, s’è trattato di un evento, al quale va ad aggiungersi un ulteriore elemento di novità: “stamattina ho rassegnato le dimissioni. Son convinto che i risultati si ottengano quando si riesce a stare costantemente sul pezzo; ora, non potendo più garantire la mia presenza costante, sarò lontano da Crema tutta la settimana, ho ritenuto corretto informare i soci della mia decisione”. Del resto, ha aggiunto, l’obiettivo è stato pienamente raggiunto: “rivestire di valore le attività della società, riqualificare gli asset e poterli ricollocare sul mercato”.

 

Attivo e passivo

“Con l'aiuto di tutti è stato fatto un lavoro importante che ci ha consentito di risparmiare. Per rilanciare le attività sono però necessari interventi strutturali”. In attivo di 25.752 euro l'illuminazione e la gestione dei semafori e la gestione dei parcheggi, 86.017 euro; in perdita di 71.324 euro gli impianti sportivi, in particolare la piscina. Scs nel 2011 ha perso 437 mila euro, nel 2012 144 mila euro mentre ha fatto segnare un risultato positivo di circa 40 mila euro nel 2013. “I ricavi sono calati negli anni soprattutto a seguito della dismissione dell'attività di costruzioni, che aveva potuto contare negli anni precedenti sull’attività del teleriscaldamento. Anche i costi sono stati riparametrati rispetto a questo andamento”.

 

Luci e parcheggi

"La gestione dell'illuminazione ha fatto segnare un risultato positivo per circa 26 mila euro, i parcheggi supportano in modo maggiore grazie al fatto che non hanno elementi importanti di ammortamento, ma ciò che incide più negativamente sono degli impianti sportivi, soprattutto il centro natatorio”. Gli impianti sportivi hanno generato ricavi per 1 milione e 482 mila euro a fronte di costi per un importo di 1 milione e 166 mila euro. Da segnalare che sulla piscina gravano ammortamenti e oneri finanziari che compromettono il bilancio, negativo per poco più di 70 mila euro. 

 

 

L’amore per il rischio

Ervin ha concluso in pochi minuto il proprio intervento; deciso, dritto al nocciolo, ha ringraziato i soci ed in particolare il sindaco per averlo scelto: “non la conoscevo, ma devo farle i complimenti, perché ama rischiare. Viste le condizioni in cui si trovavano le società, non era così scontato ottenere questi risultati”.

 

“Precisino e pignolo”

Al suo fianco Pietro Moro e Giovanni Soffientini, rispettivamente presidente e direttore generale di Scrp, Dino Martinazzoli, amministratore unico di Cremasca Servizi ed il sindaco di Crema Stefania Bonaldi che, ringraziando Ervin, ha riassunto il lavoro compiuto e tratteggiato gli scenari prossimi e futuri: “conoscevo Franz, è un pignolo, un precisino, uno che come ha ricordato lui, sta sempre sul pezzo. Nessun azzardo da parte mia, gli avrei affidato anche le chiavi di casa, non solo il conto in banca”.

 

Un intervento lacrime e sangue

Erwin lascia nel momento migliore per la Scs, dopo quello che il sindaco ha definito “un intervento lacrime e sangue: ha preso la società in condizioni disastrose e dopo aver rivisto e ridiscusso tutte le convenzioni, le spese, provveduto a contenerle sia nel piccolo che nel grande, si è passati alla ricollocazione del personale e anche alla riduzione del piano ferie, dichiarando lotta agli sprechi”. Certo, l’aveva detto: 1 anno, al massimo 1 anno e mezzo di lavoro. “Ora finisce da vincente, come i campioni, che lasciano senza declino”. Incassati i complimenti del sindaco, ha aggiunto: “io ho solo fatto il mio dovere, ora largo ai giovani, del resto anche io, come Renzi vengo dai boy scout”.

 

“Vengo dai boy scout”

Tra i due, complici le ristrettezze economiche, non è stato tutto rose e fiori, “l’estate scorsa – ha ricordato Bonaldi – litigavamo sulla recinzione della piscina, per capire di chi fosse la competenza dell’intervento”. Al centro delle polemiche perché accusato di fare il bagno quando la struttura era chiusa, Ervin ha rivendicato di non aver mai fatto nulla di scorretto; “non solo – ha aggiunto Martinazzoli – dice a tutti quelli che incontra di andare a fare il bagno in piscina a Crema, ovviamente dopo aver pagato il biglietto”.

 

 

La valorizzazione dei servizi

Nel futuro, “messi i conti in ordine, non ci vogliamo fermare qui” ha spiegato il sindaco: “ora si procederà col piano di valorizzazione dei servizi. Non va dimenticato che si tratta di beni del Comune. Quindi si provvederà alla ricerca di partner di gestione, in particolare studiando contratti di servizio adeguati alla necessità”. In sintesi, il Comune dovrà “trovare gestori che aiutino a investire”. Per Moro, “Ervin ha dimostrato grande spirito di servizio, i particolare un’era di grandi difficoltà economiche”. Dello stesso avviso Martinazzoli: “ora, finito il periodo emergenziale, si può procedere a valorizzare i servizi”.

 

Il bando per parcometri e piscina

A breve si procederà con la retrocessione al Comune della convenzione tennis: un’operazione che il sindaco ha definito “indolore”, anche “per la mancanza di dipendenti in seno all’amministrazione”. In un prossimo futuro verranno ufficializzati i bandi per la gestione dei parcometri e della piscina, “con le dovute cautele e garanzie per quanto concerne i dipendenti”. La formula è questa: “la regia deve restare in mano pubblica, la gestione a chi ha le competenze”.

 

Al servizio (sociale) del territorio

Particolarmente interessante la puntualizzazione di Martinazzoli, che ha ribadito come la piscina sia di proprietà comunale ma al servizio dell’intero territorio Cremasco, che può contare su un bacino di utenti che supera i 100 mila abitanti. La piscina, ha aggiunto Ervin, ha un elevato valore sociale: “mi viene la pelle d’oca ogni volta che vedo servirsi della struttura i disabili, le scuole di ogni grado, persino i bambini del nido”.

 

Gli interventi strutturali

Di contro, il centro natatorio sconta un deficit piuttosto significativo. Per Ervin “bisogna operare a livello strutturale. La piscina costa tanto al pubblico, per chi nuota anche solo 30 minuti. Eppure ha un’area con molto verde ed alcuni punti di forza. Le idee ci sono, mancano le risorse per reinventarci”. Il timore è che si crei l’impossibilità a far fronte al servizio; la scarsità di risorse potrebbe impedire alla struttura di avere un futuro.

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