29-06-2015 ore 10:50 | Cultura - Manifestazioni
di Stefano Zaninelli

Artshot. Chiostri straripanti per le sonorità balcaniche di Jovica Jovic. L’assessore Vailati: “vinta la sfida interculturale”

C’è solo un periodo dell’anno in cui i chiostri del Sant’Agostino ospitano centinaia di persone contemporaneamente: è durante il festival Artshot, che ieri ha inaugurato la dodicesima edizione. Non è mancato l’abbraccio di Crema – dai più giovani ai meno giovani – che anche quest’anno hanno salutato con favore il tributo alla creatività giovanile allestito nelle strutture di piazza Winifred Terni De Gregory. Fiumana di persone, ieri sera, per l’esibizione di Jovica Jovic, fisarmonicista rom sul palco della manifestazione assieme alla Balkan orkestar.

 

Sfida interculturale vinta

“L’apertura del festival è andata molto bene – commenta Paola Vailati, assessore alla Cultura – con un’affluenza al di sopra delle aspettative. Credo la sfida della creazione di un momento interculturale sia stata vinta: l’aspetto più emozionante è che Artshot si conferma il posto di chi non ha posto. È un melting pot non solo di culture, ma anche di persone, tra ragazzi, famiglie, anziani e curiosi. La proposta ha interessato tutti, sia chi la passione l’aveva già sia chi si è avvicinato solo per curiosità. La gratuità del festival ha certamente facilitato l’avvicinamento.

 

Il palinsesto

Tra oggi e domani molto andrà ancora in scena ad Artshot (qui il programma completo): oltre alle mostre fotografiche nelle sale Agello, il palco allestito nei chiostri ospiterà molti altri performer. Stasera, a partire dalle ore 21.30, si alterneranno sul palco i Blind tigers e i Collywobbles. La chiusura del festival – prevista domani sera – prevede invece alle ore 21 Immaginate il mio stupore, reading teatrale a cura di LeCall Theatre, mentre alle ore 21.30 l’esibizione acustica del trio femminile The delicate e gli About Jackie, tributo jazz a Jackie McLean.

161