24-07-2017 ore 12:07 | Politica - Crema
di Andrea Baruffi

Ombrianello, festa di Rifondazione. Legge Minniti, Aiello: “meno diritti per i migranti"

“In Italia il problema dell’immigrazione non viene affrontato in modo organico. I provvedimenti vengono presi con decreti urgenti che non risolvono il problema e non tutelano i richiedenti asilo ma violano i diritti di difesa”. Così Mimma Aiello - affiancata da Lucia Piloni, nell'ambito della festa di Rifodnazione comunistaha introdotto l'incontro sul decreto Minniti presso il podere Ombrianello. La legge, approvata il 12 aprile scorso, contiene “disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale e per il contrasto dell'immigrazione illegale”.  

 

Diritto alla difesa

Il primo tema affrontato ha riguardato le nuove regole in materia giudiziaria per i richiedenti asilo: “sono quattro i punti principali e riguardano l’abolizione del secondo grado di giudizio per i richiedenti asilo che hanno fatto ricorso contro un rifiuto, la soppressione dell’udienza, l’estensione della rete dei centri di detenzione per i migranti irregolari e l’introduzione del lavoro volontario. La nuova procedura sembra essere più veloce rispetto alla precedente ma limita il diritto al contraddittorio. Nel primo grado di giudizio il giudice visionerà la registrazione video del colloquio del richiedente asilo con la commissione territoriale ma non potrà rivolgere domande, se non per particolari fatti individuati a sua discrezione. Questo sistema limita il diritto alla difesa e toglie un grado di tutela. Contro la decisione presa dal tribunale è possibile fare ricorso solo in Cassazione”.

 

Centri per rimpatrio e daspo

Il decreto prevede “un ampliamento dei centri permanenti per il rimpatrio, gli attuali Cie, ovvero Centri di identificazione ed espulsione.  In queste strutture potranno essere trattenuti per un tempo maggiore i richiedenti asilo sia in caso di respingimento dell’espulsione che nel caso di cittadini che hanno già scontato una pena in carcere”. Un’altra misura introdotta recentemente è il daspo urbano e consente di sanzionare "con l'allontamento le persone che limitano il libero utilizzo degli spazi urbani. Sono previste sanzioni pecuniarie in caso di mancato rispetto dell’ordine. Questo provvedimento non risolve il problema ma crea dei ghetti nella città. Le persone si spostano da un luogo all’altro ma non viene risolto il fenomeno alla base”. L’ordinanza anti bivacco emessa dal comune di Crema per la zona di viale Repubblica (qui il dettaglio) “ricalca il provvedimento del decreto Minniti. Gli agenti della Polizia locale possono disporre l’immediato allontanamento degli individui o dei gruppi molesti”. Una misura parziale, alla quale vanno affiancate misure di prevenzione. L'obiettivo è uscire dalla perenne emergenza per poter offrire servizi più efficaci a tutti i cittadini. Con particolare cura per chi si trova in situazione di disagio. 

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