24-04-2015 ore 10:58 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Nessuna offerta per la gestione della piscina. Laura Zanibelli, Ncd: “vincoli troppo stringenti, un film preannunciato”

“Dispiace dover dire che l'avevamo detto ma purtroppo è vero: come si sa, il bando di gara per l'affidamento della piscina a privati è andato deserto. Son stati introdotti tali e tanti vincoli "capestro", che avevamo paventato il  rischio che nessuno rispondesse per la insostenibilità economica delle condizioni, perciò avevamo optato per l'astensione motivata con la contrarietà alle condizioni del bando”. Così Laura Zanibelli, capogruppo Ncd in Consiglio comunale, in merito all’esito della prima fase di gara per l’affidamento della piscina di via Indipendenza.  

 

Vincoli stringenti

Anche qualora gli interessati avessero avanzato offerte, prosegue la capogruppo, “l'esperienza di gare vinte col massimo ribasso o con condizioni impossibili, seguite da fallimenti, avrebbe dovuto insegnar qualcosa. I vincoli imposti non erano solo sui dipendenti, per i quali tutti abbiamo espresso la preoccupazione venissero tutelati, dopo esser stati scaricati dall'allora giunta di centrosinistra come dipendenti comunali. Avevamo evidenziato quanto potessero pesare l'alta fideiussione e gli investimenti per interventi non differibili, oltre che l'ipotesi che persino i mutui o loro parte potessero esser presi in carico dal privato”.

 

Tariffe ed investimenti

A ciò si aggiunga la questione delle tariffe: “come pensavano che si reggesse economicamente la partita? Con qualche apertura serale per eventi e comunque sempre in presenza di altre ingerenze gestionali da parte dell'ente locale?” Non solo: “come risolverà l’amministrazione la questione degli investimenti non differibili, dopo aver dichiarato invano ai consiglieri di Rifondazione, per convincerli a votare, che il Comune non può più sostenere la spesa?”

 

Partecipate e centrosinistra

“Hanno voluto seguire strade tortuose nella costituzione delle partecipate ai tempi delle giunte di centrosinistra. Continuano a percorrere le stesse strade per mettere mano al mondo delle partecipate. Ma se ci si lamenta del quadro delle partecipate, non certo ascrivibile alla giunta di centrodestra come vogliono far credere dimenticando o ignorando i vari passaggi, è opportuno seguire le stesse vie? Cosa farà adesso il Comune con Scs?”.

 

Contro le modaltà

“Ci saremmo aspettati almeno che il sindaco si esprimesse per l'esito negativo anziché demandare il comunicato al suo consigliere delegato allo Sport. Non siamo certo noi quelli schierati ideologicamente contro l'ipotesi di una completa revisione delle partecipate che porti ad una liberalizzazione dei servizi. Non condividiamo le modalità con cui il tentativo viene effettuato – conclude Laura Zanibelli – continuando a imporre l'idea di un centralismo di indirizzo e controllo per avere i servizi”.

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