“No alla discarica: la mafia uccide, il silenzio pure”. Così recitava lo striscione appeso di fronte alla piazza dove s’è consumata la manifestazione del Movimento 3.0. Un’iniziativa in cui la solidarietà ad Enrico Duranti – consigliere comunale denunciato per violazione di proprietà privata e danneggiamento – ha fatto da premessa al tema della giornata: la bonifica della ex discarica Piacentini, a Sergnano.
Rifiuti ed illegalità
Solidarietà a Duranti ribadita dall’onorevole di SeL, Franco Bordo, che ha ricordato come sia “assurdo che chi evidenzia tramite un’azione politica comportamenti scorretti e illegali venga poi intimidito con una denuncia. In tutta Italia la gestione dei rifiuti è attraversata da una vena di illegalità, per questo nel breve periodo è necessario una duplice azione: la redazione di un piano straordinario di bonifiche e l’inasprimento delle sanzioni per i cosiddetti ecoreati, sui quali la nostra legislazione è troppo debole”.
Individuare i colpevoli
“C’è qualcosa di grosso e di pericoloso sotto questa discarica – ha dichiarato Danilo Toninelli, deputato del Movimento 5 Stelle – scomparsa dall’elenco delle discariche sotto infrazione perché contro legge e non bonificata. Sto preparando un atto indirizzato all’Unione Europea anche per la discarica di Sergnano, perché qualora sia stata depennata in modo illegittimo, la competenze passerà a livello europeo”. Duplice l’obiettivo: “individuare i colpevoli, politici o privati che siano e portare a compimento la bonifica”.
I presenti al presidio
Sulla “necessità di ripristinare la legalità perduta” ha fatto leva anche l’intervento di Ezio Corradi – del coordinamento Ambientalisti della Lombardia – presente al presidio insieme al coordinatore provinciale SeL, Gabriele Piazzoni, ai consiglieri comunali del 5 Stelle di Crema, Alessandro Boldi e Christian Di Feo e ad altre 60 persone circa. Un folto gruppetto radunato in piazza e poi sfilato in corteo fino alla ex discarica Piacentini, davanti al cancello posto sul lato nord dell’area.
Il silenzio a Sergnano
Soddisfatto della riuscita dell’iniziativa Enrico Duranti, consigliere del Movimento 3.0. “Questo – ha commentato Duranti – com’è stato ricordato oggi pomeriggio, non sarà che l’inizio della nostra battaglia. La solidarietà che mi hanno mostrato, l’interessamento della stampa e dei parlamentari mi fa ben sperare. Significa che il lavoro svolto negli ultimi 2 anni paga, anche se non nego che, specialmente tra la popolazione di Sergnano, esiste un silenzio che mi impaurisce”.
La battaglia per la verità
“Dopo 40 anni di silenzio e di politica che ha chiuso gli occhi di fronte a questo problema, i cittadini hanno il diritto di sapere cosa c’è sotto. Le interrogazioni parlamentari e le mozioni bipartisan in consiglio non bastano, queste ultime nemmeno convincono. Né la maggioranza né la minoranza hanno partecipato alla nostra manifestazione e già questo parla da sé. Andiamo avanti e se ce ne sarà bisogno arriveremo fino alla Corte di Giustizia Europea per capire perché la discarica non è più sotto infrazione. Continuiamo la nostra battaglia per la bonifica e per far emergere la verità – conclude Duranti – se necessario, inasprendo le nostre azioni”.