26-03-2024 ore 20:36 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Gestione del Bar Parco Bonaldi, il comune di Crema accoglie una proposta ‘più contenuta’

“L’amministrazione comunale ha attentamente riflettuto sulle gestioni non pienamente soddisfacenti che si sono alternate negli anni”. Si è aperta così la replica di Franco Bordo all’interrogazione si Simone Beretta (Italia Viva) incentrata sul bar del Parco Bonaldi. Secondo il consigliere di minoranza “la cooperativa getterebbe la spugna rinunciando alla gestione del bar. Mi sono sempre chiesto se al di là della buona fede di chi gestiva quel bar e negli anni si aggiudicava di volta in volta le varie gare di appalto i problemi non fossero altri. Se tanto mi dà tanto appare evidente che le entrate non hanno mai coperto adeguatamente i costi, compresi quelli dei gestori o dei dipendenti che fossero”.

 

Senza scopo di lucro

“Probabilmente – sostiene Beretta - essersi solo affidati al privato non garantiva una continuità che è quella che poi rende attrattivo passarvi parte del proprio tempo libero per rilassarsi o socializzare. Quindi andrebbe probabilmente pensata una qualche scelta e un qualche investimento che garantisca la certezza di un risultato più profittevole. Diversamente dategli una finalità sociale senza scopo di lucro. Non è di certo la mia idea”.

 

Le criticità

Per Bordo, nel corso degli anni, i gestori hanno affrontato “delle criticità” per “la compresenza all’interno dello stesso immobile di appartamenti, del bar e di uno studio medico. Ciò che ha creato alle varie gestioni difficoltà nei rapporti di vicinato, con lamentele per i rumori eccessivi o che si protraevano durante le ore serali. Il locale destinato a bar non è visibile dall’esterno del parco. Nei mesi invernali l’afflusso è decisamente scarso, visto che la tradizionale clientela è quella che usufruisce del parco”.

 

 

Gestione ponte

Gli impianti necessitano di un ammodernamento e la suddivisione degli spazi interni andrebbe ripensata, perché sia più funzionale ad un’attività di somministrazione e ristorazione. Il comune intende avviare una gestione ponte nelle more di una ri-progettazione dei locali. È stata presentata una proposta ‘più contenuta’ da parte di un imprenditore da anni operante nel settore. Rivolta prevalentemente a famiglie e bambini, garantisce i servizi minimi di apertura e chiusura del parco, accessibilità e pulizia dei servizi igienici e un’attività di somministrazione di generi di ristoro”.

 

La concorrenza

Proposta accolta dall’amministrazione perché ritenuta “adeguata, in via transitoria e sperimentale, a garantire il presidio del parco e i servizi indispensabili per gli utenti, attivabile sin dalla prossima estate”. Bordo ha spiegato che nella giornata di ieri la giunta ha accolto la proposta. Nel frattempo la medesima proposta verrà “messa sul mercato, per valutare se vi siano altri imprenditori disponibili ad offrire il servizio” alle medesime o alle migliori condizioni. In quel caso, ha concluso l’assessore, “verrà avviata una procedura di gara, in caso contrario si potrà procedere a una trattativa diretta con l’attuale proponente”. La soluzione trovata dal comune non dispiace del tutto a Beretta: "mi auguro che rispetto al passato si trovi una soluzione più consona, in termini di redditività, in modo da favorire l'erogazione dei servizi ai cittadini. Vedremo cosa accadrà, chi alla fine gestirà il bar e poi trarremo le nostre conclusioni".

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