15-04-2014 ore 17:24 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Gestione dei rifiuti, Crema vota la delibera quadro. M5 Stelle a favore, Rifondazione Comunista contro, Forza Italia e la Lega Nord astenuti

La delibera di gestione del servizio di igiene ambientale all'interno del territorio comunale è stata approvata ieri in consiglio comunale con i voti della maggioranza di centrosinistra, esclusa Rifondazione Comunista e con l’astensione di Forza Italia e della Lega Nord.

 

Entro giugno

I consiglieri comunali sono stati chiamati a prendere “atto dell'attuale quadro normativo e delle determinazioni conseguenti”, ratificando di fatto le tre deliberazioni precedentemente assunte all’unanimità e col tempo confluite in un unico documento. Secondo quanto disposto dalla normativa, ‘il servizio dovrà andare a gara’ entro la fine di giugno 2014, in caso contrario entrerà in scena il prefetto.

 

Le varie posizioni

Se Laura Zanibelli, Nuovo Centro Destra, è apparsa molto soddisfatta – “finalmente è chiaro anche al centrosinistra che il provato può gestire dei servizi pubblici” – seppur qualche problema legato all’occupazione non manchi -  “il sindaco vigili sulla tutela dei posti di lavoro e chiarisca sull’ipotesi di riduzione del porta a porta” - la Lega Nord ha espresso dubbi sul parere legale offerto dai professionisti incaricati da Scrp. Il Carroccio ha comunque riconosciuto come la delibera raccolga l’indirizzo della Regione, pertanto il problema, ha aggiunto Torazzi – “è la difficoltà nel coniugare vero risparmio con la qualità del servizio”.

 

Le perplessità e le paure

Assolutamente contraria alla delibera, l’unica a votare contro, Rifondazione Comunista. Qui i dettagli. Ha invece puntato sul necessario aumento del sentimento ambientale Sebastiano Guerini, mentre Alessandro Boldi, M5Stelle, ha spiegato che avrebbe votato a favore seppur esprimendo “perplessità e paure non tanto sulla delibera in sé ma su chi deve fare verifica in sé, Scrp e sindaci”.  

 

L’economia di scala

A favore della delibera Emanuele Coti Zelati, SeL: “gli indirizzi sono buoni e assolutamente condivisibili”. La questione dell’appalto unico: “è palese che costituisce un grosso punto di forza, permette oltre ad un’economica di scala chiara, anche una forza contrattuale assolutamente inedita. Rinunciare a questa opzione non ha a che fare con la furbizia”.

 

La stazione appaltante

Secondo quanto deliberato dal Comune di Crema – documento che andrà ratificato da tutti i 48 Comuni del territorio – e come spiegato dal sindaco Stefania Bonaldi, “Scrp avrà il ruolo di stazione appaltante, poi curerà la gestione amministrativa del contratto”.

 

La procedura in sintesi

In estrema sintesi, ecco cosa accadrà: Scrp ha già concordato coi sindaci cremaschi, attraverso un lungo percorso e continue riunioni, gli obiettivi di risultato del servizio, su base contrattuale che prevede 5+5 anni. Ricevuto l’incarico dai consigli comunali, attraverso le delibere, si procederà alla preselezione di possibili gestori “sulla base di precisi obiettivi definiti dai sindaci”. Quindi verrà applicato “il dialogo competitivo per migliorare offerte”, prima dell’avvio delle procedure previste entro la fine di giugno 2014, con chiusura della procedura attualmente prevista entro la fine dell’anno in corso.

 

Efficienza ed efficacia

Gli obiettivi riguardano l’aumento della percentuale di raccolta differenziata, ipotizzata all’85% in tutto il territorio, lo sviluppo di mercati specifici per i materiali recuperati da valorizzare (biodigestione della forsu, compost, materiali riciclati), perseguire l’economicità, l’efficienza e l’efficacia delle attività. Assicurare una gestione unitaria ed integrata dei rifiuti urbani, superare la frammentazione istituzionale della gestione e favorendo processi di aggregazione e razionalizzazione della gestione tra i Comuni, garantendo così il contenimento dei costi.

 

Salute e tutela del paesaggio

Altrettanto importante l’obiettivo di “assicurare le massime garanzie di tutela dell'ambiente e della salute, nonché di salvaguardia dei valori naturali e paesaggistici nonché delle risorse presenti nel territorio”.

 

Tariffa puntuale

Il gestore della raccolta dei rifiuti dovrà “proporre modelli innovativi di raccolta dei rifiuti e di tariffazione che incentivino il cittadino all'adozione di buone pratiche (ad esempio sperimentare modelli di tariffa PAYT vale a dire una tariffa che è attribuita all’utente sulla base di una valutazione puntuale, cioè specifica del quantitativo di rifiuti conferiti dal singolo utente ai servizi di raccolta).

 

Preferenza del recupero

Massimizzare l’invio e il recupero e la reimmissione della maggior parte dei rifiuti nel ciclo economico, il cosiddetto principio della preferenza del recupero. L'ottimizzazione delle fasi di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento basato sul principio dello smaltimento sicuro. La realizzazione di un sistema impiantistico territoriale che consenta di ottemperare al principio di prossimità cioè che i rifiuti vengano trattati il più vicino possibile al luogo di produzione.

 

Rifiuti ‘certificati’

Inoltre, la promozione del riutilizzo dei rifiuti per la produzione di materiali commerciali debitamente certificati e la loro commercializzazione anche a livello locale.

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