11-04-2014 ore 21:09 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Cremasco. Bando di gara per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, i sindaci chiamati a deliberare. In ballo 160 milioni di euro

Raccolta e smaltimento rifiuti. Nelle prossime settimane i sindaci ed i consigli comunali dei 52 comuni aderenti ad Scrp saranno chiamati a deliberare per una gara della durata di dieci anni e del valore di 150, 160 milioni di euro.

 

L’inopportunità

Al riguardo Mario Lottaroli, Camillo Sartori ed Andrea Serena, rispettivamente consiglieri comunali di Rifondazione Comunista a Crema e Pianengo, esprimono la propria “contrarietà alla eventuale gara per l’affidamento del servizio raccolta e smaltimento rifiuti”, fornendo una serie di osservazioni rispetto “all’inopportunità di una delibera precedente le elezioni amministrative”.

 

Gestione diretta dei Comuni

Secondo gli esponenti di Rifondazione “la legislazione nazionale ed europea consente, senza gara, la costituzione di società in house gestita direttamente dai comuni, con evidenti vantaggi. Quali? Il controllo dell’ente locale sull’intero processo: progettazione, attuazione e verifica dei risultati. Integrazione e controllo sicuro del ciclo raccolta-smaltimento, difesa del patrimonio, non solo economico, ma anche sociale del territorio”.

 

Decisioni strategiche

Non solo: “Rispetto delle norme e condizioni di lavoro dei dipendenti, controllo delle tariffe e della qualità del servizio, nessuna infiltrazione criminale nel servizio, assenza di una vocazione commerciale in quanto le società in house non possono operare fuori dal territorio di competenza., nessun potere incontrollato, ordinario e straordinario degli organi societari. Infine le decisioni strategiche rilevanti affidate esclusivamente agli enti soci”.

 

Il voto in 32 Comuni

Dei 52 comuni aderenti ad SCRP, ben 32, la maggioranza, andranno al voto il 25 maggio. Il decreto legge n. 267/2000 afferma che i consigli comunali, nei 45 giorni precedenti le elezioni, rimangono in carica solamente per “adottare atti urgenti e improrogabili”. La deliberazione sulla raccolta dei rifiuti “non rientra in questa casistica in quanto la legge concede tempo fino al 31/12/2014 per l’affidamento del servizio”. Questa eventuale delibera vincolerà i sindaci, i consigli comunali e i cittadini per un lungo periodo, perciò riteniamo istituzionalmente scorretta nei confronti delle amministrazioni comunali che si insedieranno dopo il voto del 25 maggio la sua approvazione”.

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