27-11-2021 ore 10:26 | Sport - Basket
di Marco Cattaneo

La Pallacanestro Crema ospita Monfalcone. Coach Ghizzinardi: "sarà una partita intensa"

Oggi, domenica 28 novembre, alle 18 la Pallacanestro Crema torna al PalaCremonesi per l'incontro contro Monfalcone. I friulani sono a quota sei in classifica, due punti sopra i cremaschi. Per i rosanero, dopo diverse occasioni sfuggite negli ultimi secondi di gioco, è fondamentale incamerare i due punti e recuperare fiducia, in un incontro che ad un quarto di regular season appare già come una tappa importante della stagione.

 

Gli avversari
Monfalcone è formazione sì incostante ma anche talentuosa, un mix di fresca gioventù ed esperienza. La gioventù la troviamo soprattutto un cabina di regia grazie al talentuoso diciottenne Naoni. Gli altri esterni sono l'ex Omegna Prandin e l'ala piccola Coronica, già capitano di Trieste in A1, sceso di due categorie per sposare il progetto di Monfalcone. Vicino alle plance agiscono l'esperitissimo classe 1982 Rezzano ed il centro Medizza. Hanno minuti importanti il play Bacchin ed il centro Sackey.

 

La carica del coach

"Monfalcone è squadra attrezzata – spiega il tecnico cremasco Ghizzinardi - probabilmente sarà arrabbiata perché nell'ultima partita, dopo essere stati avanti anche bene per tre quarti hanno perso. Probabilmente si aspettavano di arrivare a questo punto della stagione con qualche punto in più. Ovviamente è facile partire da Prandin e Rezzano, che sono i giocatori più conosciuti. Rezzano a dispetto della sua età è ancora un tiratore pericoloso, poi c'è un giovane interessante come Naoni. L'aspetto tattico conterà relativamente, chiaramente avrà la sua importanza, ma sarà una partita da vincere dal punto di vista dell'intensità. Bisogna essere arrabbiati, molto arrabbiati, sono partite a mio modo di vedere che difficilmente si vincono al tavolo dei generali con davanti la mappa sulle quali mettere le pedine. È una partita che si vince al fronte, che si vince nel corpo a corpo, con le baionette. Semplicemente dobbiamo essere più arrabbiati di loro, perché siamo in un momento dove è andato qualcosa male. Oggettivamente al di là dell'ultima prestazione, abbiamo sempre lottato e sempre giocato e allora meriteremmo di farci un regalo. Meriteremmo però nessuno ti regala niente, dobbiamo farcelo noi con una partita intensa e cattiva".

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