18-06-2015 ore 23:45 | Sport - Associazioni
di Francesco Jacini

Panathlon. I settant’anni del Csi Crema, don Alessio Albertini: “l’agonismo serve per crescere”

Settant’anni e non sentirli. Lo spirito ed i valori del Csi a Crema è vivo e più che mai forte in città e nel Cremasco. La conviviale di giugno del Panathlon, svoltasi ieri sera a Villa Toscanini a Ripalta Guerina, è stata dedicata all’ente cattolico di promozione sportivo. Sono stati ospiti del service, guidato da Angelo Branchi, i vice presidenti Angelo Giavaldi, conosciuto da tutti come Ginetto, e Giordano Plizzari, affiancati da don Alessio Albertini e don Francesco Ruini, rispettivamente consulenti ecclesiastico del Csi nazionale e locale.

 

Numeri e discipline

Il primo intervento è stato di Giavaldi che ha raccontato la storia del Csi dal 1945 ad oggi, dai fondatori don Locatelli, il professor Mariani e Giuseppe Cattaneo, evidenziando le tappe più importanti e l’aumento del numero dei tesserati, dai 2200 degli anni ’70 agli attuali 7800, suddivisi in ben 91 società affiliate. Le discipline praticate sono state numerose dal calcio al ping pong, passando per la pallavolo, il basket e la corsa campestre.

 

Don Alessio Albertini e Angelo Branchi (foto © Cremaonline.it)

Capacità organizzative

“Negli anni del dopoguerra - ha raccontato Giavaldi - ed in quelli successivi non era affatto semplice organizzare e partecipare a delle gare ma grazie alla passione ed alle capacità organizzative di personaggi straordinari come Nino Bellini e Guido Rigamondi a Crema siamo riusciti a portare giocatori di tennistavolo provenienti dalla Sardegna, Sicilia e Campania. Successivamente siamo stati il primo ente a promuovere attività ludico motorie come il Fantathlon”.

 

L’agonismo per arrivare alla meta

“L’esperienza umana nello sport - ha evidenziato don Ruini - diventa la madre della crescita della comunità cristiana negli oratori e permette di crescere, non solo come atleti, ma fare passi in avanti come persone”. Valori dello sport come servizio educativo per i più giovani. “Il Csi è il cuore del territorio - ha sottolineato don Albertini - ed abbraccia i ragazzi di ieri, oggi e forma quelli di domani. L’ente ha bisogno di amare i giovani per prepararli a dare continuità alla storia ed ai valori etici, ed insegnare loro il bene dell’agonismo nel cercare di arrivare alla meta, dando il meglio di se stessi ed offrendo a tutti la stessa opportunità”.

 

I nuovi soci

“Panathlon e Centro sportivo italiano - ha concluso il presidente Branchi - hanno le medesime affinità etiche e di valori. Una vera mission nel volontariato e nel valorizzare il bene dei più giovani alla pratica dello sport ed al sano agonismo”. La prossima conviviale, fissata per mercoledì 15 luglio, sarà dedicata all’ingresso dei nuovi soci mentre gradito ospite sarà l’arbitro Renato Faverani, assistente di gara della finale dei mondiali 2014 fra Germania ed Argentina.

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