13-04-2020 ore 20:19 | Sport - Basket
di Vittorio Soldati

Campionato finito per la Parking Graf Crema. Il presidente: ''l'anno zero per il basket''

Sono già passati 45 giorni da quando lo sport locale (e non), ha dovuto inchinarsi all'aggressività e alla pericolosità del coronavirus, cessando di fatto ogni attività agonistica. A fine marzo, poi, la certezza della sospensione, e, poi, dell'annullamento della stagione non terminata, senza l'assegnazione di titoli, promozioni e retrocessioni al momento. Di questo e del futuro del basket cremasco abbiamo discusso con Paolo Manclossi, presidente del Basket Team Crema targato Parking Graf, esponente federale a livello nazionale e persona competente sotto ogni aspetto.

 

L'anno zero del basket italiano
Come ha ripetuto più di una volta Manclossi, "la prossima stagione sarà, a tutti livelli, una sorta di Anno Zero, sia per le implicazioni prettamente sportive che per quelle economiche che, ancor più del passato, peseranno in maniera decisiva sulla nostra amata pallacanestro e, naturalmente, su tutto il panorama sportivo nazionale. In primis l'aspetto organizzativo; le Federazioni faranno certamente un passo in avanti verso le società ma i tempi e i modi sono ancora lontani dall'essere fissati, anche in considerazione del fatto che per le categorie professionistiche o semi professionistiche, c'è ancora il nodo contratti in essere da sciogliere. Gli accordi sono ancora in fase embrionale anche se non dovrebbero andare per le lunghe".

 

Soluzioni ancora in via di ideazione
"Altro aspetto da non sottovalutare - continua Manclossi - sarà l'immediato futuro; categorie da ridisegnare, costi da valutare e la copertura dei budget, con l'economia nazionale che subirà sicuramente un contraccolpo pesante dopo questi mesi di stallo o sospensione delle attività". Il futuro è quindi in bilico anche per il basket cremasco, che in questa stagione aveva dato segnali di vita importanti, portando alcune formazioni, tra cui il Basket Team, ai vertici dei propri campionati.

 

Un futuro non roseo

"Non sarà facile – conclude il presidente - riprendere e rendersi conto velocemente che lo sport non sarà più quello a cui eravamo abituati; la situazione sanitaria è la prima cosa da risolvere e la salute il primo obbiettivo da salvaguardare, sia per le persone in generale che per gli sportivi; quindi sarà un'estate calda sotto molti punti di vista e dobbiamo aspettarci enormi cambiamenti". Un panorama non certo roseo, quindi, per la pallacanestro italiana, con le società del territorio alla finestra, in attesa di conoscere quello che sarà il loro futuro.

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