12-01-2020 ore 11:35 | Sport - Atletica
di Federico Feola

Atletica leggera, il salto in alto e come funziona spiegato dalla Nuova Virtus Crema

Come funziona il salto in alto? Lo abbiamo chiesto alla Nuova Virtus Crema. “Il salto in alto ha attraversato diverse fasi evolutive nel corso della sua storia, allo scopo di migliorare l’aspetto tecnico e consentire all’atleta di eseguire un salto sempre più alto. Sono due gli stili fondamentali del salto in alto: il salto ventrale, ormai in disuso, ed il dorsale (Fosbury dal nome dell’atleta che lo ideò nel 1968) il più utilizzato in questa disciplina”.

 

Il salto dorsale

“Noi analizzeremo il salto dorsale, perché questa tecnica è ritenuta più vantaggiosa. Il salto in alto prevede le seguenti fasi: la rincorsa, lo stacco, il valicamento e l’atterraggio. La rincorsa serve al saltatore per acquisire velocità e permettergli una corretta azione di stacco. Solitamente la rincorsa è costituita da due fasi: un primo tratto rettilineo ed un secondo tratto curvilineo, dove l’atleta esegue i passi speciali che precedono lo stacco. Lo stacco rappresenta il momento cruciale del salto, in quanto un buon salto dipende essenzialmente da uno stacco efficace. Si esprime con una spinta singola dell'arto inferiore; la spinta parte dal piede per poi essere trasmessa attraverso gamba e coscia al bacino, alle spalle e alle braccia. Ci deve essere armonia e coordinazione tra gli arti inferiori e quelli superiori affinché il gesto sia efficace”.

Il valicamento

“La fase aerea, o valicamento, è quella che consente all’atleta di disporsi con il dorso all’asticella per superarla senza farla cadere. Presuppone un notevole controllo e senso dell’equilibrio, dello spazio e del tempo; inoltre è importantissima la coordinazione degli arti inferiori e di quelli superiori per sfruttare al meglio la traiettoria. La fase dell’atterraggio è finalizzata ad ammortizzare la caduta ed evitare così traumi ai muscoli, alle articolazioni, ai legamenti. Proprio per questo motivo è di estrema importanza conoscere le tecniche per imparare a cadere bene”.

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