11-04-2020 ore 15:55 | Sport - Pallavolo
di Federico Feola

Stop ai campionati, il punto della Chromavis Abo tra il rammarico e la futura stagione

Lo stop definitivo ai campionati senza verdetti deciso mercoledì dalla Fipav ha interrotto anche la stagione del Volley Offanengo, compresa la prima squadra targata Chromavis Abo che si trovava in vetta al girone B di serie B1 femminile. Cala, dunque, il sipario sulla cavalcata delle neroverdi di Dino Guadalupi, che vedono così svanire il sogno-serie A unitamente alla prestigiosa vetrina della Final four di Coppa Italia. E adesso? A fare il punto è il direttore sportivo Stefano Condina.

 

Giusto fermarsi per il rispetto di tutti

“Purtroppo il Covid 19 è un’emergenza mondiale e ha toccato anche la nostra comunità di Offanengo e la nostra realtà. Credo sia giusto fermarsi anche per il rispetto di tutti; anche dal punto di vista sportivo, la decisione era inevitabile: i sentori erano questi, vista l’assenza dei presupposti per continuare il campionato, quindi è la scelta più giusta e logica. Di fatto, tutti gli sport si sono fermati e siamo in attesa solamente del calcio. I verdetti non assegnati? Noi ci rimettiamo a quanto è stato deciso; in questo periodo si parla più che altro del sostegno della Federazione alle società per far ripartire il movimento”.

 

Il rammarico di una brillante cavalcata fermata in anticipo

“A livello generale, resta in primis il rammarico di uno stop improvviso, senza la possibilità di salutarsi tutti insieme. Per quanto ci riguarda, hanno stoppato il nostro entusiasmo: l'altro ieri era la giornata della prima semifinale di Coppa Italia, avevamo ottime chance di organizzare la Final four a Offanengo. Sarebbe stato un traguardo storico per il nostro sodalizio e un regalo per tutto il paese. Se poi guardiamo al campionato, ovvio che un minimo di rammarico c’è, visto che eravamo primi e con un obiettivo importante. La realtà, però, si chiama Covid 19 e va oltre ogni discorso, va accettata con la massima tranquillità: il primo obiettivo è la salute e la partita più importante si gioca negli ospedali”.

 

Qual è ora la road map societaria?

“Ciò che abbiamo fatto non viene cancellato, al momento dello stop eravamo in piena sintonia con gli obiettivi, i frutti del lavoro si sono visti. La società, lo staff e le atlete stavano lavorando al meglio. La voglia di rimettersi in moto c’è anche se oggi è difficile, visti che sono limitati ancora gli spostamenti. Nei prossimi giorni parlerò con il presidente Pasquale Zaniboni per chiudere la stagione corrente anche dal punto di vista burocratico. Più avanti cercheremo invece di organizzare il progetto futuro: ora è troppo prematuro per avere un’idea chiara in merito”.

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