09-03-2015 ore 19:54 | Sport - Calcio
di Francesco Jacini

Caso Pergocrema. Mario Macalli deferito dalla procura federale della Figc: “sarebbe venuto meno ai doveri di imparzialità''

“Sarebbe venuto meno ai suoi doveri di imparzialità''. Con queste parole il procuratore federale della Figc ha deferito Mario Macalli, presidente della Lega Pro, al tribunale federale nazionale nell’ambito dei marchi registrati Pergocrema. Pergocrema 1932, Pergolettese e Pergolettese 1932. Al centro della vicenda che coinvolge il dirigente cremasco la registrazione dei marchi sportivi legati alla società gialloblu.

 

Cambio di denominazione
“Nel febbraio 2011 - si legge nel testo del deferimento - registrava a suo nome, presso l’Ufficio marchi e brevetti della CCIAA di Roma, i marchi Pergocrema, Pergocrema 1932, Pergolettese e Pergolettese 1932; nel luglio 2012, essendo stato dichiarato il fallimento della U.S. Pergocrema 1932, concedeva in uso gratuito, con potestà di revoca, al sig. Cesare Angelo Fogliazza il marchio Pergolettese 1932 e quest’ultimo per accordi interceduti con lo stesso Macalli provvedeva al cambio di denominazione della società Pizzighettone ed il suo trasferimento a Crema”.

 

La donazione del marchio

“Nell’ottobre del 2013, allorché la Pergolettese 1932 - prosegue il comunicato - veniva promossa dal campionato di Serie D in Lega Pro Seconda Divisione, provvedeva a donare il marchio U.S. Pergolettese 1932 alla stessa società in persona del suo legale rappresentante; con ciò di fatto stabilendo chi dovesse svolgere l’attività calcistica professionistica nella città di Crema e con ciò venendo meno al suo ruolo di imparzialità quale Presidente della Lega Pro e Vice Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio e in conflitto di interessi per l’acquisizione di marchi relativi e denominazioni di società sportive rimanendo a tutt’oggi titolare di tre dei quattro marchi registrati a suo nome, sopra indicati”.

 

Contributi di diritti televisivi e fallimento

Macalli è stato deferito anche “perché nei mesi di aprile-maggio 2012, bloccava il bonifico della somma di euro 256.488,80 dovuta alla U.S. Pergocrema 1932 quale quota dei contributi derivanti dalla suddivisione dei diritti televisivi, senza che ricorresse alcuna giustificazione giuridica, con ciò aggravando la situazione di crisi finanziaria della predetta società, che non ebbe la possibilità di ripianare il debito portato nel ricorso di fallimento e che, dunque, veniva dichiarata fallita dal tribunale di Crema in data 20 giugno 2012”.

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