08-07-2019 ore 14:04 | Sport - Motori
di Andrea Aiolfi

La Milano Taranto continua ad emozionare, tanti gli appassionati per la tappa cremasca

Non poteva esserci modo migliore dell’arrivo della Milano Taranto per chiudere la seconda edizione del Moto Day organizzato dal Moto Club Crema. Dopo la partenza dall’Idroscalo di Segrate alla mezzanotte di domenica, i primi motociclisti sono giunti al piazzale di via del Macello circa un’ora dopo. La rievocazione storica vede 175 partecipanti, accompagnati da circa 40 assaggiatori, appassionati non in gara ma che non hanno voluto rinunciare all’esperienza della corsa. Come da tradizione sono stati molti i centauri da altri paesi come la Svizzera e la Germania: ma non mancano le presenze da Olanda e Inghilterra e addirittura da oltreoceano, come nel caso di due piloti Usa e un canadese.

Prima tappa
Trattandosi della prima tappa dopo la partenza i motociclisti prendono le misure: c’è chi riparte subito in direzione Lovere appena gli viene permesso, chi per riprendere la corsa chiede un piccolo aiuto, una spinta dal pubblico per far ripartire il mezzo, mentre altri se la prendono più comoda e cercano di carpire dagli addetti al rinfresco i segreti dei tortelli cremaschi serviti per l'occasione dalle Tavole Cremasche. Nonostante l’orario, non è mancato il costante supporto degli appassionati. Circa un centinaio di persone ha seguito attentamente ogni arrivo e partenza, cercando di rubare qualche scatto alle moto storiche in sosta sul piazzale.

I cremaschi partecipanti
Tra i partecipanti, numerosi i cremaschi. Nella classe Sidecar cyclecar Luciano Carratta e Silvia Berra, di Pandino, in sella ad una Ural M63 650cc del 1963. Nella classe 175 Romolo Capelli, di Campagnola Cremasca e Filippo Lunghi, di Crema, entrambi in sella ad una Gilera Sport 150cc rispettivamente del 1955 e del 1953, Francesco Fiorini (MV Agusta RS 150cc del 1960), Marco Fiorini (MV Agusta GT150cc del 1964) e Angelo Torri (MV Agusta RS 150cc del 1963), quest'ultimi tutti di Crema. Nella classe 250 Adriano Assandri (Gilera Nettuno 250cc del 1948) di Izano. Infine nella classe assaggiatori Roberto Serina (Triumph Bonneville 790 cc del 2005) di Crema e Gianluigi Saerri (Kawasaki VN 900cc del 2011) di Casaletto Ceredano.

Una tradizione che vive
Nonostante questa sia l’edizione numero trentatré, il mito della Milano Taranto sopravvive e si diffonde tra le nuove generazioni. Tra il pubblico e i partecipanti infatti ci sono giovanissimi, come Josè David Cecchi Mancini (12 anni) accompagnato dal padre Adriano, arrivati da Empoli in sella alla loro Ducati Monster per partecipare alla corsa come assaggiatori. Tra i concorrenti invece c’è la quattordicenne Delia Mostosi, arrivata dal Principato di Monaco nel sidecar guidato dal padre Gianni, in sella ad una Guzzi Astore.

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