08-03-2013 ore 11:15 | Sport - Calcio
di Francesco Jacini

Fallimento Pergocrema del giugno 2012. La sentenza della Commissione Disciplinare, inibiti due ex presidenti: 40 mesi a Sergio Briganti, 1 anno a Manolo Bucci

Ieri pomeriggio la Commissione Disciplinare della F.i.g.c., dopo l’atto del 21 gennaio 2013, ha deliberato in merito al fallimento dell’U.s. Pergocrema 1932, avvenuto nel giugno 2012. L’organo federale ha inibito gli ex presidenti Sergio Briganti per 40 mesi e Manolo Bucci per 12.

“Responsabilità sul dissesto economico-patrimoniale”
Oltre a loro sono stati condannati anche l’ex amministratore delegato Fabrizio Talone per 6 mesi, l’ex vice presidente Michela Bondi per 3 e gli ex consiglieri del Cda Estevan Centofanti per 3, Luca Coculo e Gianluca Bucci entrambi per 6 mesi. Sulla base delle indagini effettuate dalla Procura Federale, la Disciplinare ha deciso di infliggere sanzioni ai personaggi di cui sopra accusandoli “di aver determinato e di aver contribuito con il proprio comportamento la cattiva gestione della società, con particolare riferimento alle responsabilità del dissesto economico-patrimoniale.

L’inizio della fine
Nell’estate del 2010 l’imprenditore romano Manolo Bucci acquistò la società gialloblu da Stefano Bergamelli, che l’aveva acquisita nell’estate del 2007 in C2, portandola alla promozione in C1 nella primavera del 2008. Un anno più tardi Bucci decise, insieme al socio Luca Coculo, di cedere il Pergocrema alla World Sport Marketing di Sergio Briganti. Nel dicembre 2011 in una prima indagine ispettiva della Covisoc, la Commissione di Vigilanza sulle Società Calcistiche, è stato evidenziato il mancato pagamento delle ritenuti sugli stipendi di luglio, agosto, settembre 2011, ed altri debiti (Irap, Iva, Enpals, Inail).

Il fallimento
Per il Pergo è stato l’inizio della fine di un sogno: il 9 maggio, dopo la conclusione del campionato di Prima Divisione di Lega Pro, il capitale sociale passò dalla Word Sport Marketing allo stesso Briganti. Il 12 giugno l’intero pacchetto azionario venne ceduto a Ernesto Rimonti, dopodiché il tribunale di Crema ha dichiarato il fallimento della società (20 giugno 2012). In allegato la sentenza della Commissione Disciplinare.

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