06-01-2014 ore 12:57 | Sport - Ciclismo
di Fabio Guerini

Romanengo. Miriam Vece della Valcar-PBM è pronta per il salto nella categoria Juniores

Che Miriam Vece sia una sicura dei propri mezzi lo si capisce dal tono di voce con cui risponde alle domande. Sicura e senza troppi giri di parole. “Poche parole e pedalare” diceva il grande Felice Gimondi. Cremasca di Romanengo, nel suo magico 2013 ha conquistato nella categoria Allieve quattro vittorie su strada e una su pista, la più importante, il titolo italiano allieve nella Velocità a Squadre in coppia con la cremonese Elena Bissolati al velodromo di Dalmine.

 

Il tricolore

Un titolo tricolore inseguito da anni e finalmente raggiunto da questa formidabile velocista dopo il bronzo agli Italiani su strada di Chiavari nel 2010, l'argento a Povegliano nel 2011 ed il bronzo lo scorso anno sulla pista di Fiorenzuola d’Arda assieme a tanti titoli regionali già in bacheca. Da qualche anno la ciclista classe 1997 corre in terra bergamasca difendendo i colori blu fucsia della Valcar-PBM di Bottanuco, uno dei team più organizzati ed agguerriti del panorama giovanile rosa. Lì Miriam ha trovato l'ambiente giusto per crescere, con direttori sportivi all'altezza ed un gruppo di compagne davvero affiatato.

 

Miriam, per te si è trattata di una stagione ricca di successi. Qual è stata vittoria più bella del 2013 e perché?

"La vittoria più è stata quella di Pradalunga perché era una corsa organizzata dal mio direttore sportivo e ho vinto in fuga su un percorso che prevedeva alcune salite, non proprio la mia specialità dato che sono una velocista".

 

Magari non è stata la più bella, ma la conquista del Titolo Italiano nella Velocità a Squadre è stata sicuramente la vittoria più importante. Mi racconti com'è andata quel giorno?

"Siamo partite in nove coppie e in mattinata io e la mia compagna Elena Bissolati abbiamo vinto le qualifiche. Alla sera abbiamo fatto la finale. La gara prevedeva due giri. Io ho tirato per prima mentre Elena ha fatto la volata finale".

 

Poi c'è stata la vittoria nella classifica finale della 'Freccia Rosa', la competizione che prevedeva la somma dei piazzamenti di tre diverse corse: San Bassano, Pradalunga e Bottanuco. Tutto ciò a dimostrazione della tua continuità. Si è trattata di una vittoria che avevi nel mirino o no?

"Sinceramente no. Non era tra i miei obiettivi stagionali e si è trattata di una sorpresa. Gli obiettivi  più grandi quest'anno erano gli Italiani su pista e il Campionato Regionale in linea a Bolgare".

 

Vece fra l'onorevole Silvana Comaroli ed Eleonora Soldo

 

Bolgare che ha rappresentato forse l'unica delusione di una stagione sicuramente positiva.

"Sì, purtroppo in quell'occasione è scappata dal gruppo Lisa Morzenti che ha preso un minuto di vantaggio su tutte noi ed è arrivata da sola al traguardo. È stato un peccato perché quel giorno stavo davvero bene".

 

Assieme alle tue compagne avete dato l'impressione durante tutto l'arco della stagione di essere un gruppo davvero affiatato. Lo dimostrano le numerose doppiette che avete conquistato. Qual'è il vostro segreto?

"Il gruppo è davvero importante per raggiungere le vittorie. In corsa ci aiutiamo tanto tra di noi.  Silvia (Persico) continua ad urlare per incitarmi quando si trova alla mia ruota durante le volate ma anche il lavoro di tutte le altre compagne è fondamentale. Quando riusciamo poi, ci troviamo anche fuori dagli allenamenti. Ad esempio a Capodanno abbiamo festeggiato tutte assieme".

 

L'anno prossimo dove correrai e quali saranno i tuoi obiettivi?

"L'anno prossimo sarò sempre con la Valcar anche se passerò nella categoria Juniores. Gli obiettivi saranno conquistare una maglia azzurra su pista, fare bene su strada ed aiutare le mie compagne".

 

In futuro per che genere di prove ti vedresti bene?

"Mi vedrei bene su pista. In particolare nella Velocità Olimpica e nel Keirin".

 

A che età hai iniziato a correre e chi ti ha trasmesso la passione per il ciclismo?

"Ho iniziato a correre nella categoria G1 a sei anni, prima con l'Eurobike di Romanengo e poi con l'Imbalplast di Soncino. La passione me la trasmessa mio fratello Gerardo che correra già in bici e così decisi di seguirlo".

 

Parlaci un po' di te al di fuori della bici. Quali sono i tuoi hobby e che scuola frequenti.

"I miei hobby sono uscire con le amiche, andare a far shopping con mia mamma e ascoltare la musica. Non ho un genere preferito, dipende dal mio umore. Frequento il terzo anno dell'Istituto Pacioli, indirizzo sportivo". E per un'alteta come Miriam Vece non c'è proprio da stupirsi!

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