01-10-2016 ore 20:56 | Sport - Associazioni
di Ilario Grazioso

Asia Bragonzi, Sara Franzoni e Marco Villa eccellenze montodinesi dello sport. Ospite d'onore l'oro olimpico di Rio, Elia Viviani

Non c’era più spazio ieri sera, nella sala delle pubbliche assemblee di Montodine, dove l’amministrazione comunale guidata da Alessandro Pandini ha accolto le eccellenze montodinesi che hanno dato lustro negli anni al paese, distinguendosi per meriti sportivi. Sara Franzoni, Asia Bragonzi e Marco Villa, stretti dal caloroso abbraccio dei loro concittadini, hanno parlato delle loro esperienze e dei successi. Ma non c’erano solo loro, infatti Elia Viviani, oro olimpico a Rio poco più di un mese fa, non ha voluto mancare ed è stato puntuale all’appuntamento, ulteriore testimonianza del legame con il suo allenatore, nonché ct della nazionale italiana di ciclismo su pista. Presente alla serata, il delegato esterno allo sport Matteo Gritti, sempre attivo nella promozione della pratica sportiva tra i giovani del paese, ed il sindaco di Crema Stefania Bonaldi, a rimarcare come l’evento montodinese, trovi il pieno sostegno di Crema città europea dello sport 2016.

 

La classe del calcio al femminile

Gli occhi azzurri della giovanissima Asia Bragonzi, potrebbero distrarre qualcuno, certamente non si distrae lei davanti ad una porta, visto lo score personale, che continua a crescere di partita in partita. Asia infatti, partendo da Montodine e passando dal Fanfulla, ora è attaccante della formazione femminile dell’Inter, vittoriosa a luglio al mondiale a squadre di Goteborg, e ormai proiettata verso la maglia azzurra. Idee chiarissime per la quindicenne, che ha già ripreso il campionato, vincendo con la sua Inter le prime tre partite.

 

Sara Franzoni e l’europeo di karate

Da anni Sara Franzoni gareggia per la Karate Mabuni di Lodi, ed i successi non si contano: mondiali a squadre, oro individuale, due argenti, e poi campionati europei e italiani. Anche per lei, non è tempo di star fermi, perchè dal prossime 14 ottobre sarà impegnata a Montichiari, nei campionati europei di specialità. Ma l’obiettivo dichiarato dalla ragazza è un altro: l’oro individuale ai mondiali senior.

 

Impegno per Tokyo 2020

Quando viene proiettata la sua foto assieme a Silvio Martinello ed Elia Viviani, scattata alla partenza per Rio, il montodinese doc Marco Villa, capisce che l’hanno fatto volutamente. Una foto simbolica, che lo ritrae con il compagno di tante avventure in pista negli anni da corridore, e con il suo allievo portato all’oro olimpico. Un ricordo del passato, nel segno del presente, gli è stato fatto notare, ma lui non ha perso la consueta serenità: “Quando si lavora in un quadriennio olimpico – ha detto Villa – l’obiettivo e fare bene alle olimpiadi. Noi venivamo dalla delusione di Londra, ma Elia ci ha regalato una grande gioia”. Poi, un pensiero alla famiglia, “negli ultimi tempi sono stato tanto tempo lontano da qui”, ed uno alla prossima conferma da cittì azzurro: “Lavoreremo per Tokyo, ed Elia ha dato la disponibilità per tornare con noi nel biennio preolimpico”.

 

Più facile con Marco al mio fianco

Elia Viviani è l’antipersonaggio. Lo vedi salire le scale del comune, tra il sindaco Pandini e Matteo Gritti, si ferma per le foto con i fans, eppure al contrario di tanti personaggi osannati dai media, lui la medaglia d’oro olimpica l’ha vinta per davvero. “Non è stato semplice raggiungere un risultato come quello di Rio, dopo le batoste della scorsa edizione. Ma con Marco al mio fianco è stato tutto più facile – ha detto il ventisettenne di Isola della Scala – e Rio è stato il momento migliore per sistemare i conti in sospeso”. Ora per lui attenzione rivolta solo sulla strada, con un rientro in pista, per la preparazione alle olimpiadi di Tokyo. Nell’immediato però pensa al mondiale di ciclismo su strada, che si svolgerà a Doha in Qatar il 16 ottobre, e dove figura già come corridore di punta nella squadra del ct Davide Cassani. Ed Elia parla proprio della prova in linea di domenica 16 ottobre, 150 km attraverso il deserto lungo un percorso praticamente piatto. “Potrebbe essere buono per le mie caratteristiche”, osserva Viviani. E che non sia veramente l’anno buono per un’accoppiata di successi da raccontare negli anni avvenire: questo l’augurio di tutti.

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