14-07-2015 ore 10:32 | Cultura - Torino
di Gianni Carrolli

Torino. Presentato a palazzo Granieri il cd monografico di Bottesini. Il 20 settembre la replica dell’iniziativa a Crema

Si è tenuta giovedì 9 luglio, presso il Circolo dei lettori a Palazzo Granieri della Roccia a Torino, la presentazione del cd monografico Bottesini: chamber works. Ospiti dell’evento dedicato al compositore cremasco – che proprio al teatro Regio a Torino, nel 1871 debuttò con l’opera Ero e LeandroStefania Bonaldi, sindaco di Crema, Davide Botto, primo contrabbasso dell'orchestra Filarmonica del teatro Regio di Torino ed il maestro Gaston Fournier-Facio direttore artistico del teatro.

 

Tra storia e musica

A Davide Botto l’onore di tratteggiare la figura e la carriera artistica di Bottesini, ripercorrendo la traccia delle opere e dei lavori del compositore cremasco tra l’America e l’Europa. Alla spiegazione sono stati alternati momenti musicali, con l'esecuzione dal vivo di alcuni pezzi tratti dal cd da parte dello stesso maestro Botto, insieme al quintetto d'archi del teatro Regio, ad Alessandro Dorella al clarinetto e ad Elda Laro al pianoforte.

 

Valorizzare Bottesini

Molto soddisfatto il sindaco Bonaldi: “una serata fantastica che ha riscosso un incredibile successo da parte del pubblico torinese e ha mostrato una volta di più come il talento ed il virtuosismo di Giovanni Bottesini siano un dato di realtà del quale dobbiamo andare orgogliosi. Bottesini era in grado di arrivare al cuore con immediatezza e con straordinarie melodie. Questo ci basta per affermare che l'entusiasmo con cui, insieme a Davide Botto e alla casa discografica Chambers abbiamo sostenuto la realizzazione di questo cd, segnale importante per valorizzare questo nostro illustre concittadino”.

 

La tappa cremasca

L’evento sarà replicato a Crema domenica  20 settembre. “Insieme all'Associazione Bottesini stiamo lavorando per una sinergica valorizzazione di questo autore, per portarla ben oltre l’orizzonte degli esperti e degli estimatori. Quando un musicista di questo calibro arriva con tanta naturalezza ai sensi non solo degli appassionati, ma anche di chi frequenta poco la musica impegnata, significa che le sue composizioni davvero racchiudono un messaggio universale – ha concluso il sindaco – che vale la pena riportare in vita ed offrire al godimento di platee più vaste”.

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