30-07-2022 ore 09:38 | Rubriche - Roma
di Gloria Giavaldi

Assistenza domestica familiare, tra tutele ed assicurazioni: 'ora intervenga il legislatore'

“La Corte costituzionale non può estendere l’ambito dell’assicurazione contro il rischio infortunistico per invalidità permanente causata dalle attività di cura delle persone e dell’ambiente domestico”. Tuttavia il legislatore deve ampliare le tutele per consentire la fruizione di tali prestazioni fuori dall'ambito domestico. É necessario “un forte richiamo” ad intervenire. È quanto prevede la sentenza di Corte costituzionale n.22/2022, redattrice la giudice Maria Rosaria San Giorgio, con cui è stata dichiarata l'inammissibilità della questione volta ad includere nella copertura assicurativa prevista dall’articolo 6 della legge 493/1999 (Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici) anche eventi che si siano verificati al di fuori della dimora del nucleo familiare, presso l’abitazione di “stretti familiari non conviventi per quanto bisognosi di assistenza domestica”. Nel caso concreto per il quale il giudice a quo aveva sollevato in via incidentale la questione di legittimità costituzionale avanti alla corte “la rendita da infortunio domestico era stata richiesta dal marito di una donna morta per un incidente verificatosi nell’abitazione dei genitori, dove si era recata per prestare assistenza”.

 

'Riforma di sistema'

Come spiega la corte: “l’estensione della copertura assicurativa auspicata dall’ordinanza di rimessione richiederebbe una riforma di sistema rimessa alle scelte discrezionali del legislatore. Implica infatti una molteplicità di soluzioni praticabili quanto a soggetti e contesti assicurabili, all’esigenza di evitarne un utilizzo fraudolento, alla valutazione dell’operatività dell’ampliamento nella logica assicurativa di un sistema guidato dall’applicazione del metodo della capitalizzazione dei contributi”. Il piano sul quale opera la legge in questione “è quello dello strumento assicurativo a tutela di posizioni previdenziali insorte in ambito domestico-familiare, e non già quello delle politiche di welfare statale, volte a tutelare il benessere della popolazione, anche attraverso il sostegno dei caregivers, impegnati in modo gratuito in favore delle persone non autosufficienti”.

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