Primo: interventi di sensibilizzazione negli istituti di ogni ordine e grado e specifica formazione dedicata ai docenti. Secondo: portare la scuola nelle strutture residenziali, per permettere a ragazze e ragazzi ricoverati di non perdere le lezioni e continuare il loro percorso di studi. Questi gli obiettivi dell’ufficio scolastico regionale. Durante un incontro intitolato '15 marzo e poi... Raccontare i disturbi alimentari ogni giorno' organizzato a Palazzo Pirelli l’assessore regionale all’Istruzione, Simona Tironi ha ricordato che “dopo due anni dall'approvazione della legge regionale, la speranza è che tutta l'Italia si possa attrezzare proprio come sta facendo ora la Lombardia".
L’invisibilità
“Quando si parla di disturbi alimentari si parla spesso di cibo, di nutrizione, di diete. Io in questo incontro con i ragazzi - ha spiegato Ambra Angiolini - ho parlato di emozioni, di blocchi, di 'diete dell’anima'. Diete alle quali ci sottoponiamo tutti, troppo e troppo spesso. Di questi estenuanti esercizi per sfinire e sfinirci i sentimenti. E, soprattutto, cercare di essere invisibili a noi stessi. Invisibili a noi stessi nel modo peggiore del mondo. Proponendo un’immagine fuori che non è quella che abbiamo dentro. L’invisibilità pur rimanendo visibili a tutti. Un concetto molto complicato che ha molto a che fare con l’economia dell’immagine”.
I sintomi
Notevole riduzione del peso, mancata volontà di aumentare il peso corporeo, stato di digiuno o semi-digiuno, condotte di eliminazione associate (es. vomito), abbuffata incontrollata e altri comportamenti disfunzionali (l’estenuante attività fisica, l’assunzione di lassativi o diuretici, il ricorso a solo cibi dietetici, ecc). Sintomi che possono provocare significativi problemi di salute, talvolta potenzialmente pericolosi per la vita, a causa di una grave compromissione nutrizionale che influenza la maggior parte dei principali organi. L’età di esordio della malattia è, in genere, compresa tra i 15 e i 19 anni.
A chi rivolgersi
Nell’ambito dei trattamenti specialistici dell’area della salute mentale è possibile rivolgersi: fino a 18 anni ai servizi territoriali e/o ambulatoriali delle unità operative di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza; dopo i 18 anni ai centro psico sociali e/o ambulatori delle unità operative di Psichiatria. La letteratura internazionale evidenzia come uno dei principali problemi sia il ritardo nell'arrivo alle cure. L’Oms segnala come questo ritardo sia riconducibile anche allo stigma e al pregiudizio che ancora connotano i disturbi psichici. Obiettivo primario per regione Lombardia è generare una cultura che avvicini le persone alle cure il più precocemente possibile, creando fiducia nelle possibilità di miglioramento e guarigione e consapevolezza che la storia della malattia può cambiare completamente se intercettata precocemente.