29-07-2020 ore 13:24 | Rubriche - Crema
di Sara Valle

Welfare ai tempi del Covid. Coprogettazione Comune e Impronte sociali: "Valori immutati"

“Con l’avvento del Covid-19 abbiamo dovuto ripensare i servizi: i nidi sono stati chiusi, il Saap è stato sospeso, i servizi di sostegno scolastico e di supporto psicologico sono stati attuati in remoto”. Luisa Scartabellati, referente dei servizi per la prima infanzia, educativi, conciliativi e per adolescenti, nell’ambito della co-progettazione tra Ats Impronte Sociali e Comune di Crema, spiega che nel corso della pandemia si “è cercato di mantenere una relazione con l’utenza, formando anche gli educatori a rispondere ad esigenze dei bambini e delle relative famiglie”. Buona è stata la ripresa su più fronti: “I nidi sono stati riaperti sotto forma di centro estivo ed il servizio è stato prorogato fino al 31 luglio. Anche alcuni dei centri estivi per bambini proseguiranno per tutta l’estate”. Riattivato anche il servizio Saap per bambini con disabilità: “Sostituito per tutto il periodo della pandemia con incontri a distanza realizzati a partire da una progettazione individuale per ciascun minore, ora è ripreso il SAAP a domicilio, necessario per alcuni bambini con disturbi dello spettro autistico, cui si aggiungono attività di accompagnamento presso i centri estivi”. Riprese anche le attività per gli adolescenti: “tante, eterogenee, ma si rende necessario costruire con i ragazzi una relazione per ottenere il massimo grado di coinvolgimento”.

 

Valori saldi

La pandemia ha imposto di rivedere gli obiettivi, dunque, ma non i valori. Secondo Luciano Ricci del direttivo Ats: “I servizi sono stati riadattati ripensando gli obiettivi, ma senza rinunciare al valore fondante: la persona deve essere sempre al centro di un programma condiviso, sostenuto e sostenibile”. Condiviso dai partner di un metodo di lavoro innovativo, finalizzato alla creazione di un welfare dinamico: “La co-progettazione – ammette Manuela Leoni del direttivo Ats – deve essere un laboratorio di ricostruzione innovativa, capace di leggere i bisogni nuovi determinati dalla pandemia e in grado di rendere il cittadino, non solo il destinatario di un servizio, ma anche il protagonista del sistema di welfare, con annesse responsabilità”.

 

Terzo settore e ente pubblico

Sorta nel 2018 dall’unione del Consorzio sul Serio e l’Ats Connessioni, l’ats impronte sociali agglomera 30 organizzazioni del terzo settore e con il Comune di Crema co-progetta servizi sociali, avvalendosi di un sistema di governance integrato, composto da una cabina di regia integrata (di cui fanno parte 3 referenti del Comune e 4 referenti Ats) e dagli staff di programma (di cui fanno parte operatori del Comune e dell’ATS). Un sistema “volto a ribaltare il paradigma tradizionale” spiega Leoni. “Ats non è un fornitore, ma un soggetto con una propria identità che collabora attivamente con il Comune nella realizzazione dei servizi, affinché si comprenda che la molteplicità portata dal terzo settore nell’analisi del bisogno e le competenze evidenziate in fase di progettazione sono un valore aggiunto per l’elaborazione di un servizio migliore per la comunità”. Sono sei gli ambiti previsti dal secondo bando di coprogettazione 2018 su cui insiste l’agire condiviso di Ats e Comune: oltre ai servizi per la prima infanzia, educativi, conciliativi e per adolescenti, anche il contrasto alla povertà, il lavoro sociale di comunità, la protezione giuridica, l’inclusione socio-lavorativa e servizi abitativi.

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