29-05-2014 ore 17:31 | Rubriche - Costume e società
di Emanuele Roasio

Droni in Italia, un presente limitato ed un futuro tutto da scoprire. A Roma il primo salone aeronautico

I droni nascono prevalentemente da applicazioni di tipo militare, per scopi legati alla difesa e alla sicurezza, ultimamente in Italia e nel mondo si sta diffondendo l'uso civile, creando non pochi problemi di carattere pratico e burocratico. Ogni nazione ha un regolamento a sé: la Germania ha regole meno complesse dell'Italia ed è più semplice e agevole usare i droni. Stessa cosa in Francia, mentre in Spagna hanno tolto a monte il problema: i droni non si possono usare. Se fino al 30 aprile si poteva fare quello che si voleva, ora esiste un preciso regolamento.

 

Utilizzi (quasi) infiniti

Le utilizzazioni professionali di questi piccoli velivoli radiocomandati o pilotati da remoto, soprattutto ad eliche, ma anche ad ala fissa, si moltiplicano infatti di giorno in giorno: dalle riprese televisive e cinematografiche al monitoraggio ambientale, dalla sorveglianza di grandi strutture e installazioni al telerilevamento di aree urbane e agricole fino alle attività di protezione civile.

 

Roma Drone Expo&Show

In Italia operano attualmente 300-500 droni impiegati in operazione specializzate, gestiti da una galassia di 300-400 piccole e medie aziende. E si tratta di un settore ancora in rapida espansione. La manifestazione Roma Drone Expo&Show ha offerto l'occasione agli operatori del settore ed agli appassionati di incontrarsi al primo 'salone aeronautico' in Italia dedicato esclusivamente ai droni e ai mezzi aerei a pilotaggio remoto.

 

Il patentino e i limiti di legge

Evento prevalentemente di nicchia, per operatori o gente di settore, in molti ci sono andati per chiarirsi le idee e avere informazioni sul regolamento appena introdotto da Enac. Allo stato attuale esiste la normativa ma non i mezzi per applicarla; facciamo un paio di esempi: per far volare un drone serve un patentino ma al momento non si sa come ottenerlo. Se fai volare il drone senza patentino stai violando la legge. Un fotografo che ha già in tasca il contratto per le riprese di un matrimonio, se vola con il drone viola la legge e se qualcosa va storto, l'assicurazione non lo copre. 

 

Esperienza limitata

Tantissime persone si sono presentate a Roma agguerrite: il giocattolo costa 3-400 euro e in fin dei conti non succede nulla se non fa volare il drone, il prodotto professionale costa invece migliaia di euro e mette in gioco posti di lavoro. Durante la Fiera non c'erano droni in vendita, ma molti espositori da tutta Italia, più o meno all'avanguardia. Il rammarico di molti è che i droni non si potevano provare e l'esperienza è stata abbastanza limitante. Quei pochi che hanno volato, a titolo dimostrativo in una piccola area, lo hanno fatto per pochissimo tempo.

 

Un Predator del 32° Stormo dell'Aeronautica Militare (foto © Emanuele Roasio)

 

Operazioni critiche e non critiche

Oggi in Italia gli appassionati vanno incontro molti limiti e da poco anche con le regole dell'Enac, che ha diviso la questione in due: operazioni non critiche, se sono lontano da tutto e con ciò intendo città, strade, aeroporti e quindi senza rischi per nessuno. Di contro, appena sorvolo la testa di una persona o una infrastruttura entro nel campo delle missioni critiche e come detto, allo stato attuale vado contro le regole.

 

Aspetti legali ed assicurativi

Per due giorni, al salone della capitale, non sono mancati workshop continui per spiegare aspetti legali ed assicurativi. Esperti del settore hanno portato esempi pratici sulle possibilità di utilizzo; droni associati all'agricoltura possono offrire grandi vantaggi: la termografica permette di vedere il colore delle foglie come l'occhio umano non può percepire, consente di vedere se la pianta è carente di sostanze, oppure se è in corso una particolare infestazione. Insomma, consente di intervenire e correggere in tempo, prima che sia troppo tardi e prima che venga sprecato un raccolto.

 

Scenario pioneristico

Al momento non c'è niente di sicuro ed i campi di applicazione sono moltissimi. Particolarmente interessante l'esperienza di un'azienda che fa servizio di vigilanza a Roma: i vigilanti arrivano in prossimità dello stabilimento che devono controllare, hanno il drone in auto, lo fanno volare ed esplorano il perimetro. Usando la termografica riescono a vedere tutto, stanando eventuali persone nascoste.

 

I requisiti necessari

Al momento si sta discutendo dei requisiti necessari ai piloti dei droni. In un prossimo futuro dovranno dimostrare di avere una specifica formazione e nozioni approfondite di aerodinamica e meteorologia. Dovranno anche avere un mezzo idoneo, le dotazioni di sicurezza che hai sul drone sono importanti e fondamentali. Anche i materiali - fibra di carbonio, alluminio o poliuretano espanso - avranno grande importanza, soprattutto pensando alle possibili conseguenze in caso di malfunzionamento o incidenti. Il presente è in continuo divenire, il futuro tutto da scrivere.