29-04-2022 ore 17:54 | Rubriche - Costume e società
di Gloria Giavaldi

È della cremasca Samarani la pizza più buona del mondo: 'ho imparato dal nonno'

È di Crema, precisamente di Ombriano, la pizza al metro più buona del mondo. La pizzaiola cremasca Federica Samarani si è aggiudicata il titolo nei giorni scorsi a Roma, superando “persone da tutto il mondo. Devo ancora realizzarlo, ancora non ci credo. Quando al microfono hanno annunciato il mio nome ho chiamato mia mamma e siamo scoppiate a piangere insieme. Subito dopo ho sentito ripetere di nuovo il mio nome: ho vinto anche il premio speciale Pizza in rosa per essere stata la pizzaiola che ha ottenuto il punteggio più alto in una delle competizioni. Mio cugino Davide, invece, si è classificato al terzo posto nella categoria Pizza al metro. Incetta di premi, dunque, per la pizza Made in Crema, nell'ambito della competizione mondiale Pizza senza frontiere. “Non ho segreti: ho il mio modo di impastare e di lavorare, ma mi piace condividerlo con i colleghi. Una volta si diceva che ogni pizzaiolo avesse il suo segreto. Oggi no, oggi queste competizioni sono occasioni di scambio e di arricchimento per ciascuno di noi. Perché abbiamo sempre da imparare, soprattutto da chi arriva dalla parte opposta del mondo rispetto a noi”.

 

La passione del nonno

La pizza che è valsa il podio è un accostamento di sapori particolari: mozzarella fiordilatte, pomodorino giallo del Vesuvio, stracciatella di bufala e basilico. “Amo sperimentare. Amo accostare i sapori tradizionali che ho appreso dal papà e dal nonno al mio essere giovane, al mio continuo desiderio di sperimentare. Così facendo è un po' come se tradizione ed innovazione si tenessero per mano per scrivere il futuro”. Il tempo passa, ma la passione del nonno resta viva: “ è lui che ci ha insegnato il mestiere, ora noi siamo la terza generazione”. Sorride, Federica. E, in silenzio, continua a camminare. “Guardo avanti, sperimento, aggiungo, ricerco, curo i dettagli, ma non dimentico”. Non viene meno la passione di lavorare la pasta e di perdersi nei pensieri, in quella pizzeria, che è “la mia pizzeria con i miei angoli, i miei strumenti, le mie persone”. Tira, molla, molla e tira la bontà si infila tra le dita. “Quando devi fare tutto questo in un posto diverso è più difficile. Dal punto di vista emotivo, prima di tutto. Poi devi curare ogni dettaglio, perché sai che giudici da tutto il mondo valuteranno l'impasto, la cottura, la manualità, gli abbinamenti. Sai che devi portare il tuo prodotto, senza poter contare su tutto ciò che è casa”. Potendo contare solo “su ciò che sai fare”. E su ciò che vuoi raccontare. “La pizza meglio riuscita è quella che riesce a trasmettere le sensazioni di chi l'ha fatta. Sono convinta che ogni prodotto, di qualunque natura, racconti molto di chi l'ha fatto”.

 

Innovare

“Quando impasto mi agito, mi emoziono. Provo adrenalina. Meglio, avverto la stessa sensazione di quando vado in moto. Mi sento carica e lo racconto con la fantasia”. Federica oggi con la famiglia gestisce tre pizzerie d'asporto nel cremasco e sul bresciano. “Prossimamente mio cugino Davide aprirà una pizzeria al tavolo ed i collaborerò con lui.  È una nuova avventura che prende forma e che vuole valorizzare l'attitudine per i gusti sofisticati. Per le sperimentazioni”. É proprio il caso di dirlo: sarà la casa di una pizza mondiale. E anche rosa. “Fino a qualche tempo fa il mestiere era prerogativa maschile, perché richiedeva grande resistenza fisica. Ora con l'evoluzione dei macchinari, anche le donne si stanno facendo spazio”. Con caparbietà e successo: quel premio tutto rosa e quel sorriso lo confermano. Ora, visti i titoli conseguiti parteciperà a Masterpizza Champion, la competizione in onda su Sky. “Sarà difficile, ma voglio provarci”.

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