29-03-2022 ore 20:18 | Rubriche - Costume e società
di Gloria Giavaldi

Danze standard. Una passione d'oro: Carlotta e Jacopo, due cremaschi sul tetto del mondo

Vestito rosso, lei. Completo nero, lui. Una foto li ritrae in pista, all'opera. Un passo dopo l'altro verso il titolo mondiale. Carlotta Mariani e Iacopo Sangiovanni, entrambi originari di Crema, sono campioni mondiali di danze standard nella categoria Youth B. “Abbiamo danzato e atteso per quattro ore l'esito. Quando hanno chiamato il secondo classificato Iacopo si è voltato verso di me e mi ha detto ma hanno chiamato il secondo?". Si sono ritrovati sul tetto del mondo. A 17 anni. “E' il risultato di tanti sacrifici, ma soprattutto di tanta passione. Spesso dobbiamo giostrarci tra la scuola, lo studio, lo svago e gli allenamenti. Quando si tratta di scegliere, scegliamo di allenarci”. Anche l'intervista è un gioco di incastri tra la scuola ed il prossimo allenamento. Nonostante la vittoria appena riscossa, alle 17.45 l'appuntamento è fisso: “c'è allenamento, ormai da tanti anni”. “Io ho cominciato a praticare danze standard all'età di 7 anni, dopo aver sperimentato la classica. Non mi piaceva, non la sentivo mia” ci racconta Carlotta. “Un giorno ho deciso di accompagnare un'amica all'allenamento, ho conosciuto questo mondo e l'ho sentito mio. Quindi, eccomi qui”. Da 10 anni, con il sorriso sulle labbra e la passione che si racconta tra parole, silenzi, musica e passi sempre nuovi.

 

'Serviva un ballerino'

Insieme. Iacopo e Carlotta si affrettano a mettere i puntini sulle “i”: “balliamo insieme. E basta. Non siamo una coppia. Siamo cresciuti insieme e siamo amici”. “Ho cominciato a ballare con Carlotta” spiega Iacopo “perché finita scuola mamma non poteva venire a prendermi, quindi andavo in palestra con lei. Quel giorno serviva un ballerino: ho provato e non ho più smesso”. Fino ad oggi, ad un traguardo così importante. Non un punto d'arrivo, ma un punto fermo: “sono rimasto stupito da questa vittoria. Mica credevo di aver ballato così bene”. Iacopo parla poco. Deve ancora metabolizzare quell'oro al collo dopo un periodo così complicato. “Il Covid? Inizialmente ha bloccato tutto. Poi piano piano abbiamo ripreso ad allenarci, ma non è più come prima. Richiede maggiore sforzo”. Ecco perché quell'oro mondiale (non un oro qualsiasi) oggi ha ancora più valore. Dopo tanti allenamenti è l'incastro più riuscito.

 

Una passione che continua

I loro nomi sono scolpiti su una pergamena. Da parte una medaglia, che poggia su un mobile. Dopo averla tenuta al collo per una giornata, è di nuovo il tempo di danzare. “La danza? Per ora mi diverte, non so cosa sarà in futuro. Ci penserò”. Iacopo vive il momento, con la musica in sottofondo, le braccia in alto e lo sguardo rivolto a Carlotta. Carlotta danza, a volte a testa in giù. Perchè a volte serve cambiare prospettiva, senza mettere in discussione la passione: “ho scelto le danze standard. Continuerò”. Con un oro in più che riassume con orgoglio il battito della passione. E del talento.

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