28-10-2018 ore 18:14 | Rubriche - Musica
di Andrea Aiolfi

Il rapper Rancore a Crema. Dal rock all'hip-hop, la musica fa tremare il San Domenico

Sinergia interessante quella nata dal teatro San Domenico e Vero Amore cafè. Un incontro musicale, senza musica live (in teoria) dove il racconto di storie passate e tematiche presenti si incontrano sul palcoscenico. Ippolito Chiarello (nell'immagine in basso), dalla sua postazione radio-bar, ha aperto la serata accompagnando gli spettatori all’interno del Club 27 in un viaggio temporale che va dalla morte di Brian Jones dei Rolling Stones nel 1969, al recente dramma di Amy Winehouse.

Icone rock
Oltre ad esaltare e raccontare i miti che compongono questo club, l’attore ne mette in risalto anche le fragilità, le paure e tutta l’incoscienza che li ha accompagnati in vita e che li ha consacrati a divenire icone che vengono celebrate attraverso le “reliquie” contenute nelle bottiglie, sull’altare del bancone del bar da dove viene officiato questo ricordo. Non è un racconto impersonale o una semplice cronaca, anzi, è fondamentale l’intrecciarsi di delle storie (e delle note) con la vita dell’autore che attraverso le sue scelte, alcuni episodi di vita “ribelle” e battute autobiografiche, spiega in che modo questi artisti sono stati importanti per lui.

L’intervista
Partendo dai cambiamenti recenti e dal grande fermento che attraversa la musica italiana, la discussione ha spaziato attraverso il mondo del rap, come era ieri, come è oggi e come è il rap di Rancore. Maggiore risalto è stato dato al suo ultimo album, Musica per Bambini uscito a giugno di quest'anno. Tema centrale del disco è l’incomunicabilità, la fatica di riuscire a comprendere il mondo esterno ma anche la difficoltà a farsi capire dagli ascoltatori, almeno non quelli presenti che erano attentissimi e ben recepivano quanto detto da Tarek.

Il live
Si è parlato molto anche dell’importanza dei live, di come nasce un suo spettacolo e dell’importanza dei costumi di scena suoi e della sua band, la sua Orqestra. Dalle parole si è passati ai fatti, solo voce e base, Rancore ha eseguito S.u.n.s.h.i.n.e e Arlecchino, quest’ultima tratta dall’ultimo disco. L’idea di unire generi diversi ha funzionato bene, il pubblico era eterogeno e si è ritrovato pienamente soddisfatto, dimostrando che si può pensare alla continuazione di questo format di spettacoli in futuro.

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