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ultimo aggiornamento ore 21:04
La lettera S di serenità, la O per andare oltre, L come lacrima e liberazione, I per ricordarsi di restare insieme, E come empatia, V come Vita e O come ombrello, per proteggersi stando vicini. Il risultato è la parola 'sollievo'. Così i bambini dell'U.S.Pergolettese affrontano il tema del dolore e l'importanza di affiancare chi "ha una partita da giocare fino in fondo". Poche parole per riassumere lo spirito di Sollievo a tutto campo, manifestazione sportiva promossa dalle unità operative di Oncologia e cure palliative dell'Asst Crema in collaborazione con il team cremasco.
Centoventi ragazzi in campo per il sollievo
Obiettivo del torneo: favorire la riflessione sulla necessità di alleviare la sofferenza. Sul campo del centro sportivo Bertolotti le squadre giovanili di Pergolettese, Verolese 1911, Asd Castelleone, F.C: Inter, Mantova 1911 e F.C.Pavia per la classe 2009. Pergolettese, Gso Sergnano, F.C. Inter, Mantova 1911, U.C. Albinoleffe e Feralpisalò per i nati nel 2010. Sugli spalti oltre duecento persone, tra genitori, sportivi e operatori sanitari. Presenti la vice presidente della Fondazione benefattori cremaschi Bianca Baruelli, Roberto Sfogliarini per la direzione medica e Anna Bona per l'Asst Crema.
Il sollievo 'è un gioco di squadra'
Divertimento assicurato per i partecipanti, arricchito dall'importanza di una riflessione condivisa. "I bambini sono il futuro. Il calcio è un gioco di squadra che ci insegna a rimanere uniti per vincere. Sul campo e nella vita" Il responsabile dell'unità operativa cure palliative Sergio Defendi sottolinea l'importanza di affrontare il tema del dolore e del sollievo al di fuori del contesto ospedaliero, partendo proprio dai centri di aggregazione sociale. "Coinvolgere i ragazzi attraverso lo sport è il modo per arrivare alle loro famiglie. E' un cambio culturale che inizia dagli adulti di domani, da portare avanti insieme".
