27-10-2020 ore 15:40 | Rubriche - Costume e società
di Sara Valle

Al via 'Care Leavers', il progetto di Comunità sociale cremasca per costruire l'autonomia

Condurre i ragazzi che, al compimento della maggior età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell'autorità giudiziaria, verso la completa autonomia, mediante la definizione di un progetto personalizzato di inclusione sociale abitativa e lavorativa. Questa, in estrema sintesi, la finalità di Care leavers, il progetto triennale che vede Comunità sociale cremasca come ente capofila e la Fondazione benefattori cremaschi come partner, presentato oggi in conferenza stampa. “Grazie alla disponibilità di alloggi data dalla Fondazione benefattori cremaschi siamo riusciti a dare concretezza ad un progetto destinato ad otto ragazzi che escono da un percorso di tutela ed affrontano la sfida dell'autonomia” spiega la presidente di Comunità sociale cremasca Angela Maria Beretta. “Dalla suggestione dei comuni del territorio, è emersa la necessità di garantire a questi ragazzi collocati in comunità residenziali o in affido etero – familiare un effettivo accompagnamento sino al compimento del ventunesimo anno di età”.

 

Rete di prossimità e fragilità minorile

Il progetto, finanziato da Regione Lombardia per 151 mila euro, è stato uno dei 5 selezionati tra i 98 candidati e mira ad un coinvolgimento attivo dei giovani nella determinazione degli obiettivi. I Care leavers possono scegliere tra percorsi di formazione, di studi superiori od universitari, ovvero di orientamento al lavoro. “L'iniziativa – ha spiegato il direttore Davide Vighi – si inserisce in una più ampia visione d'insieme che l'azienda sta portando avanti da tempo nell'ambito della tutela dei minori. Costruire una rete di prossimità nella tutela è fondamentale anche per facilitare il reinserimento dei ragazzi nel contesto di appartenenza”. Ai giovani spetterà una borsa per l'autonomia e verranno costantemente seguiti da due tutor di riferimento. Per Bianca Baruelli, presidente della Fondazione benefattori cremaschi: “questa progettualità, patrocinata dal Comune di Crema e proposta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, rappresenta una grande opportunità. Per questo la Fondazione ha scelto di partecipare con entusiasmo, facendo rivivere la sua naturale inclinazione di aiuto ed accoglienza anche nei riguardi della fragilità minorile”.

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