27-07-2022 ore 09:18 | Rubriche - Costume e società
di Gloria Giavaldi

Ombriano. Case popolari, lo sport continua ad animare il quartiere. Il futuro 'si gioca' insieme

Una partita di calcio con gli abitanti del quartiere di Ombriano ed alcune realtà sportive del territorio. È questo “il gioco di squadra” che è andato in scena nei giorni scorsi presso l'area verde delle case di edilizia residenziale pubblica di via Pagliari e via D'Andrea. Una tappa fondamentale di un progetto di risocializzazione iniziato con Fare Legami e proseguito con Spring, progetto di regione Lombardia finanziato dal bando Terzo settore, reso possibile grazie al coinvolgimento di Arci Ombriano, cooperativa sociale Koala, l'oratorio Sabbioni di Crema, Impronte sociali in coprogettazione con il comune di Crema e sotto il coordinamento di Acli Crema. Come spiega il referente Alberto Fusar Poli, la nuova progettualità “grazie al rifinanziamento regionale, ha preso il via nel mese di maggio, con la volontà di coinvolgere giovani adolescenti abitanti nei complessi popolari in attività sportive e ricreative. L'intento è stato quello di animare l'area verde del complesso popolare di occasioni di socialità controllate e proposte seguendo delle regole. Con la collaborazione di varie realtà, dunque, ciascuno ha preso parte settimanalmente a vari allenamenti” sfociati poi nella partita di domenica.

 

'Giocare in casa'

“E' solo una prima tappa, il progetto proseguirà con il coinvolgimento di altre realtà, tra le quali Over limits. Ad agosto verrà realizzato un momento di restituzione aperto a tutti con la proposta anche di attività sportive differenti”. Intanto, però, l'esito dei patti educativi è la curva di un sorriso. Sono mani strette, che hanno imparato la forza di stare insieme. Di fare insieme. “I patti abitativi partono dall'analisi dei bisogni di un contesto, ma soprattutto dalle risorse che esprime". Focalizzano l'attenzione sulla dimensione dell'abitare, da intendersi “non solo come l'avere un tetto sopra la testa, ma anche poter condividere spazi, occasioni, momenti e vita, nell'intreccio tra generazioni e culture”. Le immagini della giornata di domenica sono ancora nitide: “caldo, sudore, polvere, sorrisi, imprecazioni, abbracci, incitazioni, sguardi dai balconi, chiacchiere, disponibilità dei vicini. Momenti da giocare in casa: tre squadre, un oratorio, tanta voglia di sfidarsi, l'impegno a fare meglio , alla lealtà del giocare insieme, con così tanto da insegnarci”. E poi il futuro, ancora da scrivere. “Lo faremo a brevissimo”.

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