27-06-2019 ore 18:51 | Rubriche - Musica
di Andrea Aiolfi

Ospitalità e 'data zero', un modello vincente: da 13 anni la musica è di casa a Crema

Stasera, mercoledì 27 giugno, Malika Ayane tornerà ad esibirsi in città. Il concerto a CremArena è organizzato dalla Fondazione san Domenico col metodo dell’ospitalità: gli artisti hanno a disposizione la sala teatrale per le prove e in cambio offrono una data zero del tour. Una tradizione ormai consolidata nella vita culturale della città, iniziata nel 2006 per volere della professoressa Paola Orini, all’epoca presidente della Fondazione, del consiglio di amministrazione e di Stefania Barbati.

 

L’origine e lo sviluppo

“L’obiettivo – spiega Orini - era di coinvolgere il pubblico generalista e più giovane, non solo interessato alla musica classica e di avere cantanti famosi con una spesa ridotta”. Era una sfida nuova per il territorio e per l’intera provincia: nessun teatro allora proponeva il modello sperimentato a Crema, dove vengono forniti agli artisti gli spazi per le “prove generali” delle nuove tournée. Una intuizione rivelatasi corretta: il san Domenico si è confermato negli anni come location perfetta per le esigenze dei musicisti e Crema ha risposto positivamente. Dal palco del teatro cittadino sono passati grandi artisti: Samuele Bersani, Ivano Fossati, Roberto Vecchioni, Anna Oxa, Francesco Renga, Red Canzian e tanti altri, alcuni ritornati più volte, come nel caso di Malika Ayane.


L’evoluzione e il futuro

Anche se non più nel consiglio della Fondazione, Paola Orini esprime un giudizio favorevole ai cambiamenti apportati nel tempo: “L’evoluzione c’è stata ed è naturale, sono contenta che il progetto non sia stato lasciato cadere dopo la mia fase e non posso che esserne felice. Do un giudizio molto positivo. Una ulteriore evoluzione potrebbe essere arrivare a toccare altri generi e nuovi interpreti”.

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