27-03-2015 ore 18:08 | Rubriche - Medicina e salute
di William Zuccon

Crema, ospedale. Per un Soccorso sempre Pronto: oltre 60 mila accessi nel 2014

Si stima che, ogni anno, circa 1/3 degli italiani si rechi al Pronto Soccorso (PS). Il 15% di questi pazienti viene ricoverato, altri ricevono tutte le cure di cui hanno bisogno senza la necessità di un ricovero, altri proseguono le cure a domicilio o, qualora disponibili, in strutture protette. Nella maggior parte dei casi (70%) si tratta di vittime di incidenti o pazienti affetti da malattie acute, ma nel 30% dei casi sono utenti che presentano problematiche sanitarie minori e che, proprio per questo, potrebbero trovare risposta in altri servizi sul territorio: medico di medicina generale e pediatra di libera scelta in primis. Nella nostra realtà cremasca, nel 2014, al Pronto Soccorso sono state visitate circa 180 persone per un totale complessivo di oltre 60 mila accessi all’anno. Nella nostra azienda ospedaliera sono stati attuati percorsi di ristrutturazione e riorganizzazione del Pronto soccorso, proprio per poter dare risposte sempre più adeguate alla domanda e, grazie alla collaborazione attiva di tutti gli operatori, si è creata la possibilità di poter gestire le più svariate situazioni. L’attività svolta in PS è organizzata per aree sanitarie, per esempio Medica e Chirurgica e gli utenti vengono gestiti direttamente dai medici e dagli infermieri di PS, che hanno la possibilità di avvalersi di consulenze specialistiche di supporto da parte dei professionisti di altre aree: Pediatrica, Ostetrico – Ginecologica, Ortopedico – Traumatologica, Radiologica, di Laboratorio, d’Urgenza–Emergenza per l’assistenza intensiva dei casi più gravi.

 

Urgenza di Degenza Breve

In Pronto Soccorso vi è anche una zona che corrisponde all’area di Urgenza di Degenza Breve - OBI (Osservazione Breve Intensiva) dotata posti letto con monitor per i parametri vitali, che consente la sorveglianza continua dei pazienti che necessitano di un monitoraggio temporaneo che porti alla formulazione di una diagnosi.

 

Organizzazione di trasferimento

Quando sia necessario dal PS si provvede anche a trasferire il paziente in reparti superspecialistici presso altre strutture, ad esempio in Neurochirurgia e in Cardiochirurgia. L’organizzazione del trasferimento avviene in relazione alle classi di rischio che valutano la compromissione encefalica, respiratoria, emodinamica e prevede l’assistenza di un medico e/o del rianimatore, oppure dell’infermiere.

 

Età pediatrica

Per la gestione del paziente in età pediatrica la prassi e quella della collaborazione multidisciplinare, che si attua in primis con i pediatri, e questo sia per poter formulare una prima valutazione del caso, sia attraverso la presa in carico temporanea e di sorveglianza qualora il pediatra non sia immediatamente disponibile in quanto, per esempio, impegnato in altre urgenze. In caso di ‘codice rosso’ il bambino è sempre assistito da medici del PS, dal rianimatore e dal pediatra, tutti insieme.

 

Condivisione simultanea

Per quanto riguarda il 118, l’azienda ospedaliera di Crema, dopo Varese e Lecco, è stata individuata da Regione Lombardia per un progetto sperimentale finalizzato alla condivisione simultanea di dati clinici tra Pronto Soccorso e 118 Areu (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza). Si parte infatti dal presupposto che il 118 agisca sulla base di regole condivise e seguendo le necessità di tutto il territorio.

 

La condivisione dei dati

La gestione integrata e la condivisione dei dati, attraverso un percorso informatizzato, riguarda da un lato la scheda dei dati anagrafici e i dati sanitari del paziente, per esempio il codice colore di invio delle persone soccorse, dall’altro la comunicazione al 118 dell’esito dell’intervento in Pronto Soccorso, per esempio la diagnosi, la dimissione,il ricovero, il trasferimento. Senza dubbio questo sistema consente un miglioramento dell’ assistenza e del tempo di soccorso del paziente - importantissimo nei casi di infarto ed ictus – oltre che dell’aspetto organizzativo/gestionale del soccorso con l’eventuale attivazione, per esempio, della sala operatoria o della terapia intensiva.

 

Progetto Porta

Per quanto riguarda le dimissioni c’è poi il progetto Porta, gestito con Associazioni di volontariato, per l’attivazione in PS della successiva assistenza ai malati con decadimento cognitivo (Alzheimer) oltre che dei loro familiari. Ormai consolidata è anche la presa in carico di malati terminali che afferiscono al PS da parte del Servizio di cure palliative, sia per l’assistenza e la cura domiciliare, sia per effettuare un ricovero in hospice.

 

Il dottor William Zuccon è medico dell’Unità Operativa di Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Crema

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