26-11-2023 ore 15:37 | Rubriche - Costume e società
di redazione

Lettera al direttore. Il consigliere regionale Matteo Piloni: ''impensabile chiudere le Rsa''

"Egregio direttore, con la presente sono ad inviare una breve lettera in merito alla realtà delle Rsa e sulle dichiarazioni dell'assessore Bertolaso - spiega il consigliere regionale, Matteo Piloni - impensabile chiudere le Rsa, sono presidi fondamentali per il territorio e per le famiglie. La domiciliarietà non è adatta a persone non autosufficineti e con demenze gravi".

Il piano socio sanitario

"Nei giorni scorsi, Bertolaso e Fontana hanno presentato un piano socio sanitario in cui affermano l'importanza delle Rsa e del settore socio sanitario. Passano quattro giorni e l'assessore alla sanità comunica che le Rsa chiuderanno. "È semplicemente impensabile, perché si tratta di presidi fondamentali a livello sociale e territoriale - prosegue Piloni - dal momento che abbiamo in Regione più di 600 nila persone con limitata autosufficienza e un indice di vecchiaia nel 2022 che è pari a 177 (ossia "177 over 65 ogni 100 under 15")".

 

Investimenti per le famiglie e le Rsa

"Certo che bisogna ritardare il più possibile l'ingresso degli anziani in Rsa attraverso la domiciliarità e l'auspicio è che si possano rafforzare queste misure coi fondi del Pnrr, ma l'utenza attuale delle Rsa presenta un quadro sanitario sempre più grave e compromesso al momento dell'arrivo, e le famiglie non possono farsi carico di persone non autosufficienti e con gravi demenze". Piloni sollecita la giunta regionale a investire a favore delle Rsa e delle famiglie le annunciate risorse aggiuntive previste per il prossimo anno. "Capite bene che la famosa piramide rovesciata di un invecchiamento sempre più continuo, necessiterà di maggiore cura e di maggiore assistenza, quindi anziché parlare di chiusura delle Rsa dovremmo occuparci di come sostenere le famiglie che oggi si fanno carico di rette alte e di sostenere le Rsa nello svolgimento del loro lavoro quotidiano". 

Le Rsa sono sparite da qualsiasi dibattito sul futuro del servizio socio sanitario e dalle azioni di Regione Lombardia. E questo è inaccettabile".