La giunta della regione Lombardia ha approvato il Piano operativo regionale di emergenza vaccinazioni Covid-19. Contiene la “programmazione dell’offerta vaccinale da attuare in caso di recrudescenza pandemica”. È elaborato in collaborazione con le Ats e mira a definire un’organizzazione regionale tempestiva, in caso di ripresa della campagna vaccinale massiva, che sappia garantire, dopo la fase attuale (scenario 1), una sufficiente capacità vaccinale in relazione a due diversi scenari. Il primo prevede che le Ats, in collaborazione con le Asst, su input della direzione generale welfare, si organizzino – entro 7 giorni – per garantire fino a 35 mila vaccinazioni/die sul territorio regionale. In tal caso presso l'hub vaccinale di Crema, ancora attivo presso l'ex tribunale, verrebbero effettuate fino a 630 somministrazioni al giorno. Sul territorio regionale verrebbero attivati 70 centri vaccinali (di cui 21 massivi), 10 gestiti da medici di medicina generale e 453 farmacie.
Il secondo scenario
Il secondo scenario prevede, invece, che le Ats in collaborazione con le Asst attivino – entro 15 giorni dalla situazione attuale ( o 7 in caso di passaggio dallo scenario sopra descritto) , un numero di centri vaccinali idonei a sostenere un’attività di somministrazione di massa che permetta di raggiungere le 60 mila vaccinazioni/die. In tal caso a Crema verrebbero garantite fino a 1080 somministrazioni al giorno e sul territorio regionale verrebbero attivati 86 centri vaccinali (di cui 37 massivi), 10 centri vaccinali gestiti da medici di medicina generale e 453 farmacie.
Le attività del Gruppo di coordinamento
Il presidente Fontana e la vicepresidente Moratti hanno chiarito come “saranno attuate azioni di sistema in grado di garantire omogeneità di intervento sui singoli territori delle Ats, pur nel rispetto delle peculiarità di ogni zona. A tal fine l’attività sarà coordinata, a livello regionale, dal Gruppo di coordinamento che garantirà anche l’omogeneità di intervento su tutti i territori delle Ats”. In particolare il gruppo di coordinamento assicurerà il rispetto delle tempistiche di attivazione delle azioni in relazione alla modifica di scenario; che tutte le Ats e Asst mettano a disposizione le figure professionali (medici, infermieri, personale amministrativo) in grado di garantire il numero di somministrazioni previste nei differenti scenari; l’eventuale attivazione di Areu, qualora necessaria, come supporto alla campagna vaccinale”.