26-05-2025 ore 14:38 | Rubriche - Medicina e salute
di Elena De Maestri

Popolare: nuovo macchinario endovascolare all'Asst per interventi precisi multidisciplinari

L’ospedale Maggiore di Crema si arricchisce di una nuova strumentazione, sempre più innovativa, grazie al partenariato con diverse realtà del territorio, tra cui l’Associazione Popolare per il Territorio e il Banco Bpm. Nell’ambito della donazione, da un milione e 80 mila euro, è stato presentato, lunedì 26 maggio, il nuovo portatile per radioscopia per applicazioni vascolari, del valore di oltre 310 mila euro. il macchinario e il suo utilizzo sono stati illustrati nella sala riunioni della direzione generale alla presenza dei vertici ospedalieri, dell’Associazione Popolare e della Bpm.

 

 

Team multidisciplinare

Con loro i medici Luca Boccalon direttore della chirurgia vascolare, Angelo Spinazzola direttore della radiologia interventistica e Guido Merli a capo dell’anestesia e rianimazione (nella foto al centro), Gianni Rossoni presidente di area omogenea cremasca, Luciano Gandola e Anastasie Musumary assessore al welfare del comune di Crema. Cominelli ha evidenziato: “l’aggiornamento offerto è di particolare rilevanza e ci consente di effettuare interventi endovascolari più complessi, che con la strumentazione precedente non era possibile realizzare. Mi piace, quindi, pensare che questo dono apra a nuovi, più efficaci e sicuri orizzonti di cura, grazie alla competenza dei nostri specialisti, chiamati sempre ad operare in modo multidisciplinare”.

 

Olmo: ‘ci saremo sempre’

Il presidente Olmo ha evidenziato: “la donazione presentata oggi (lunedì 26 ndr), in seguito a quelle che l’hanno preceduta, confermi “l’attenzione dell’Associazione Popolare per il Territorio e del Banco Bpm al fine di rendere l’ospedale cittadino all’avanguardia. L’Associazione ed il Banco Bpm SpA sono sempre stati e saranno anche in futuro un valido sostegno per l’Ospedale essendo convinti che una struttura sanitaria efficiente sia un valido supporto per tutta la città”. Secondo l’assessore Musumary che ha portato il ringraziamento dell’amministrazione comunale: ‘il dono oltre ad avere un valore pratico, ne ha anche uno etico in quanto operazioni come questa creano coesione sociale’. Il nuovo strumento permette un inquadramento più preciso anche per l’0anestesia e rianimazione, consente meno rischi e riduce i tempi di degenza.

 

Come si utilizza

Per il presidente dell’area omogenea Gianni Rossoni, “questa è un’altra bella occasione per dire che a Crema si può giovare di cure d’avanguardia”. Boccalon ha illustrato il macchinario mostrato poi in reparto. “La nuova dotazione garantisce tempi di acquisizione delle immagini più prolungati ed una risoluzione spaziale più elevata. Ciò consente di ottenere una visione di migliore qualità. La tecnologia beam filtration (rimozione di fotoni a bassa energia da un fascio di raggi X) riduce la dose di radiazioni al paziente”. Date queste caratteristiche, in presenza di un aneurisma dell’aorta, l’attrezzatura facilita l’impianto di protesi customizzate, personalizzate, volte a correggere la patologia, escludendola dal circolo. Ad oggi, sono già stati realizzati con successo due interventi di questo tenore: uno su un paziente over 80 dal quadro clinico complesso ed uno su un paziente over 60 con protesi fenestrata, ossia con fori all’interno dei quali vengono inseriti uno o più stent. La patologia, esclusa dal circolo, in questo caso interessava anche le arterie viscerali. La strumentazione, ora collocata presso il blocco operatorio, trova, inoltre, applicazione in caso di interventi di angioplastica periferici ed interventi ibridi, ossia resi possibili grazie alla combinazione tra tecnica open, di chirurgia classica e quella endovascolare.