26-01-2023 ore 11:23 | Rubriche - Crema
di Claudia Cerioli

Tumore della cervice, gennaio è il mese della prevenzione. Screening diviso per fasce d'età

Gennaio è il mese  della prevenzione del tumore alla cervice. Presso il consultorio di Asst Crema l'attività di prevenzione continua in regime ordinario. La patologia si può prevenire con la vaccinazione e diagnosticare precocemente aderendo al programma di screening dedicato. Secondo i dati riportati dal Mmnistero della salute il carcinoma della cervice uterina rappresenta il quinto tumore per frequenza nelle donne sotto i 50 anni di età e complessivamente l’1,3 per cento di tutti quelli diagnosticati. La principale causa del tumore è l’infezione da papillomavirus umano (hpv), che si trasmette per via sessuale ed è molto frequente soprattutto nelle persone giovani. La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamente. Quando invece l’infezione persiste, nel tempo si formano lesioni nel tessuto del collo dell’utero che possono evolvere in cancro.

 

Screening divisi per età

I programmi di screening regionali promossi da Ats Val Padana interessano donne tra i 25 ed i 64 anni. Alle giovani tra i 25 e i 29 anni non vaccinate contro Hpv viene inviata una lettera di invito per l'effettuazione del Pap test, mentre per le donne tra i 30 e i 64 anni è effettuata la ricerca del papilloma virus umano. Gli esami vengono realizzati in consultorio da personale ostetrico ed inviati a Mantova in anatomia patologica. In caso di negatività l'esito viene spedito direttamente a casa. L'esame potrà essere ripetuto, a seguito di nuovo invito, a distanza di tre (Pap test) o cinque anni (test Hpv). In caso di positività, questa viene comunicata dagli operatori del consultorio. “In tal caso – spiega l'assistente sanitaria Barbara Bazzani – viene effettuata una visita ginecologica con esecuzione dell'esame di secondo livello: la colposcopia. Un esame osservativo che consente al medico di visionare al meglio eventuali lesioni del collo dell'utero”.

 

Il lavoro del consultorio

“Nostro obiettivo – le fa eco la psicologa Maria Damiana Barbieri, responsabile del consultorio di via Manini – è sostenere le donne in ogni fase della vita. La prevenzione è un'attività importante che abbiamo il dovere di promuovere”. Per l'ostetrica Attilia Rolano: “aderire alla prevenzione significa farsi un dono e prendersi cura di sé. Le donne sono sempre abituate ad anteporre i bisogni e le esigenze altrui alle proprie, questo programma, invece, ci ricorda che anche la nostra salute è importante”.  Presso la struttura dell'Asst di Crema, l'ambulatorio per la realizzazione dei test è attivo due giorni la settimana. Il nuovo protocollo di screening con test Hpv viene offerto alle donne di età compresa tra 30-64 anni perché è più efficace nell’individuare le lesioni del collo dell'utero e quindi più protettivo; è sufficiente ripeterlo ogni cinque anni. Non è invece, raccomandato per le ragazze tra i 25 e i 30 anni che sono soggette ad un elevato numero di infezioni da Hpv che regrediscono spontaneamente: le giovani eseguiranno il Pap test fino al ventinovesimo anno di età. Per informazioni relative allo screening o per spostare l’appuntamento ricevuto con l’invito, l’Ats della Val Padana ha attivo il numero verde 800584850”.

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