C’è anche una cremasca tra le ricercatrici che hanno ottenuto finanziamenti dall’European research council. Si tratta di Valentina Fusari, storica dell'Africa con un profilo interdisciplinare che intreccia storia, antropologia e studi di popolazione, si occupa di demografia coloniale e storia del lavoro produttivo e riproduttivo femminile nel corno d’Africa, dove ha condotto lunghi periodi di ricerca e insegnamento. Il suo progetto Redmix - unpacking mixedness for an inclusive history of the Red sea, 1800s-2000s, finanziato con quasi due milioni di euro, si propone di indagare la storia socioculturale delle persone con ascendenza mista nell’area del mar Rosso, riesaminando la storia della regione dalla loro prospettiva.
Contro gli stereotipi razziali
Valentina Fusari, anno 1981, ha frequentato il liceo scientifico Leonardo da Vinci di Crema. Insieme a Beatrice Demarchi e Valentina Sola si è aggiudicata il Consolidator Grant, importante riconoscimento nell'ambito della ricerca europea. Ha avuto la meglio su 2.130 proposte rientrando tra i 308 selezionati. Il progetto è stato illustrato da Fusari: “Redmix grazie a un team dedicato, intende creare un archivio digitale per contribuire a una storia maggiormente inclusiva del mar Rosso, attraverso fonti di diversa natura e il diretto coinvolgimento di cittadine e cittadini di ascendenza mista appartenenti alla regione. In questo modo, mira anche a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persistenza di linee divisive nelle società odierne e sull'urgenza di contrastare stereotipi e daltonismo razziale”.