Una lingua di fuoco sulla strada della sanguinosa battaglia dove nacque l'idea straordinaria della Croce Rossa. Anche una delegazione cremasca alla fiaccolata internazionale che si è svolta sabato da Solferino a Castiglione delle Stiviere. Una ventina di volontari del comitato di Crema fra le 6 mila persone provenienti da tutto il mondo per celebrare il movimento e l'appartenenza all'associazione: italiani ma anche indiani, americani, cinesi e finlandesi uniti dal grido tutti fratelli. Tanta emozione e coinvolgimento in quella che è una grande festa e un sentito momento di condivisione.
Dallo scontro all'aiuto
I volontari hanno percorso tredici chilometri a piedi lungo la strada della battaglia di Solferino. Il 24 giugno 1859 si scontrò l'esercito austriaco e quello franco-sardo ed Henry Dunant, uomo d'affari svizzero e attivista sociale, fu profondamente sconvolto alla vista della sofferenza di 40 mila persone. Al suo ritorno a Ginevra Dunant scrisse Un souvenir de Solferino, pubblicato nel 1862 che ispirò la creazione del Comitato internazionale della Croce Rossa. Umanità, universalità, unità, imparzialità, indipendenza, volontariato e neutralità sono i principi che i volontari seguono in ogni loro azione. Oggi come allora in prima linea per aiutare il prossimo, in ogni angolo di terra.