25-05-2022 ore 15:30 | Rubriche - Lombardia
di Claudia Cerioli

Alunni ricoverati in ospedale. Per tutelare il diritto all'istruzione le scuole fanno rete

Tutelare il diritto all'istruzione degli alunni ricoverati nelle strutture ospedaliere attraverso il servizio di ‘scuola in ospedale' e il servizio di ‘istruzione domiciliare'. È quanto prevede il protocollo d'intesa tra la regione Lombardia e l’ufficio scolastico regionale contenuto nella delibera approvata dalla giunta, su proposta della vicepresidente e assessore al welfare, Letizia Moratti di concerto con l'assessore all’istruzione. Il protocollo ha valenza triennale. Regione e Usr si pongono in particolare l'obiettivo di promuovere lo sviluppo di reti tra scuole, strutture sanitarie regionali ed enti locali per sostenere i servizi di 'Scuola in Oospedale' e 'Istruzione domiciliare'.

 

Al centro dell’azione sanitaria

In Lombardia, poi, dal 2012, è operativo un ‘tavolo tecnico regionale' della ‘scuola in ospedale' e del progetto 'Istruzione domiciliare' presso l’ufficio scolastico regionale, organismo che vede la presenza di rappresentanti di Regione Lombardia e dell'Usr. Il ‘tavolo' ha come scopo, tra l'altro, quello di confrontarsi e coordinarsi con il livello nazionale, programmare, monitorare e valutare gli interventi e analizzare le differenti situazioni locali. “I ragazzi visti non solo come pazienti o alunni, ma considerati in modo globale e condiviso tra tutti gli operatori con cui sono in contatto. Lo studente si pone quindi al centro dell'azione sanitaria ed educativa, svolgendovi parte attiva". Nel nostro territorio, la rete di ‘scuole in ospedale' è attiva in provincia di Lodi presso l’ospedale Maggiore.

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