25-01-2023 ore 15:18 | Rubriche - Costume e società
di Rebecca Ronchi

Scuola primaria. Gli studenti di Salvirola in visita alla mostra di Keith Haring a Monza

Dopo averlo studiato in classe, i ragazzi di quinta della scuola primaria di Salvirola hanno visitato la mostra di Keith Haring a Monza. Accompagnati dal maestro Alex Corlazzoli, “gli studenti hanno particolarmente apprezzato le opere dell’artista americano. Hanno compreso come attraverso il suo lavoro riuscisse a portare avanti la lotta contro il razzismo, contro l’ignoranza sugli omosessuali e l’Hiv. I ragazzi sono rimasti colpiti da quanto faceva Haring nella metropolitana di New York, sfidando la legalità pur di fare vedere ciò che sapeva fare a tutti”.

 

Lo sfarzo di villa reale

Raggiunta Monza in treno, gli studenti hanno visitato anche la villa reale, accompagnati da una guida: “è stato un viaggio nelle sontuose sale che hanno ospitato re e dignitari, ammirando pavimenti in marmo e a parquet, le fastose decorazioni in stucco e ad affresco, boiseries, tappezzeri e gli eleganti arredi storici degli appartamenti privati dei sovrani Umberto I e Margherita di Savoia e di molte delle oltre 700 stanze della villa. Costruita per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria tra il 1777 e il 1780 come residenza estiva per il figlio Ferdinando, la Villa Reale riprende il modello delle ville lombarde”.

 

L’uso dei mezzi pubblici

L’edificio venne progettato dall’architetto Giuseppe Piermarini, in stile neoclassico, con pianta a “U” e corpo centrale di rappresentanza, al quale si aggiunsero due ali laterali per le stanze e altre due sezioni destinate alla servitù e alle stalle. Per la classe quinta “si è trattato di un vero e proprio viaggio d’istruzione: abbiamo scelto di andare in treno – spiega Corlazzoli – perché è importante educare i ragazzi a usare i mezzi pubblici e imparare a farlo. Per mesi abbiamo analizzato le opere di Haring e ora abbiamo avuto la possibilità di vedere con i propri occhi il lavoro dell’artista. Mi auguro che qualche alunno, magari, un giorno scelga questa strada”.

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