24-07-2020 ore 20:18 | Rubriche - Costume e società
di Gloria Giavaldi

Ergoterapeutica. La cooperativa sociale chiede aiuto ai cremaschi dopo il lockdown

“La pandemia ci ha imposto una battuta d’arresto. Per lungo tempo siamo rimasti chiusi ed ora abbiamo bisogno d’aiuto”. Non lo nasconde Savina Polonini, la presidente dell’Ergoterapeutica cremasca, la cooperativa sociale sorta a Crema nel 1984 per precisa volontà dell’associazione discinetici e di famiglie di persone con disabilità. Dapprima impegnata in attività di floricoltura, oggi in via Silvio Pellico si vendono e si riparano biciclette nuove ed usate garantite, amatoriali e da corsa. “Abbiamo convertito la produzione da quattro anni. Il nostro è, prima di tutto, un posto in cui i lavoratori possono socializzare. I nostri 7 dipendenti sono ragazzi con disabilità intellettive, fisiche e sensoriali” cui si aggiungono “una ventina di ragazzi che fanno terapia occupazionale”. Tutti, però, attraverso il lavoro “scoprono potenzialità nascoste, acquisiscono consapevolezza e dignità”. In poche parole, si sentono vivi.

 

Lavoro e divertimento

Alessio, impegnato nel laboratorio di assemblaggio materiali, ci raggiunge poco dopo. “La mia giornata inizia bene”. Non ci sono parole di troppo, non servono. Sorride e tutto si capisce: “Vengo qui tutte le mattine e il giovedì anche al pomeriggio, mi sento tra amici, mi diverto e non mi annoio”. Si racconta e poi ad un certo punto si ferma: “Ora basta, devo tornare al lavoro”. Davanti a sé un cesto di vimini vuoto, pronto per essere riempito di fogli di carta piegati con estrema precisione.

 

Dedizione

Poco più in là c’è chi avvita, assembla, costruisce. Fino al prodotto finito. Ci sono tante biciclette, una in fila all’altra. In un angolo, gli attrezzi del mestiere. Al centro, appesa, pronta per essere aggiustata, una bici nera fiammante. “È da corsa, ed è bellissima”. Oreste Scotti conosce tutti i segreti del mestiere e “li insegno a questi ragazzi tutti i giorni. Man mano che si presentano i problemi li affrontiamo insieme e li risolviamo, scoprendo sempre nuovi trucchetti”.

 

Amore

“Mi sveglio prima al mattino perché voglio essere qui con loro”. Tra le quattro mura dell'Ergoterapeutica si respira amore, per le persone, per il lavoro, per la diversità. Per la vita da costruire. Perché tutti devono poter avere la loro occasione. “Il lavoro dona loro dignità. Facciamo in modo che possano continuare questa bella attività. Per loro è fondamentale”. Per sostenerli: IBAN IT68C0503456841000000125004.

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