24-06-2019 ore 17:30 | Rubriche - Medicina e salute
di Ramona Tagliani

Disabilità e sessualità: oltre i silenzi ed i pregiudizi. Partecipato convegno a Cremona

“Nell’immaginario collettivo le persone disabili non hanno una vita sessuale, è scontato che non possano o addirittura che non siano interessate ad averla. In realtà – hanno spiegato Ilaria Giani e Elena Lucchi, comitato scientifico del Convegno - potrebbe accadere a chiunque di diventare disabile o di innamorarsi di una persona disabile e questo non farebbe venir meno il desiderio e il bisogno di avere una vita sessuale”.

 

Strumenti e riflessioni

Ecco quindi che il convegno organizzato da Arcigay Cremona La Rocca e Associazione Argilla presso la sala Benaco di Cremona - Disabilità e sessualità: oltre silenzi e pregiudizi – si è dimostrata un’ottima occasione per “rompere il silenzio intorno al tema e offrire strumenti e spunti di riflessione; prendere coscienza degli stereotipi e andare oltre ai pregiudizi”. Le relazioni di carattere accademico e scientifico di Flavia Monceri, professore ordinario di Filosofia politica dell’Università del Molise e di Priscilla Berardi, psicoterapeuta e sessuologa bolognese, hanno fornito una base filosofica e teorica.

 

Legami e assistenza

La referente di servizi abilitativi di Fondazione Sospiro, Silvia Berna, ha dato invece un inquadramento del sevizio di abilitazione e ha parlato dei legami affettivi e sessuali nati tra persone con disabilità psichica ospiti della sua unità operativa. Chiara Pedroni (cremonese e campionessa italiana di danza sportiva paralimpica) e Gruppo Jump (collettivo di persone disabili Lgbt di Bologna) si sono raccontati condividendo esperienze personali. Stefano Ferrari, regista e autore del documentario Io, assistente sessuale, ha spiegato il funzionamento del servizio di assistenza sessuale di cui le persone disabili possono usufruire all’interno del Sistema sanitario della Svizzera francese.

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