24-03-2014 ore 21:19 | Rubriche - Costume e società
di La casa sull'albero

Baby and the city. La riorganizzazione delle famiglie porta a rivedere il prototipo di papà, oggi a rischio di estinzione

La festa del papà è passata, anche quest'anno lasciando nelle case lavoretti, poesie, disegni e qualche lacrima, magari non per tutti di gioia. Nei giorni celebrativi si guarda ai festeggiati sempre un po' come fossero una specie protetta ed in effetti la categoria dei papà oggi è a rischio di estinzione come il colugo delle Filippine e il topo dai piedi giganti, non tanto perché il tasso di natalità sia in calo ma perché negli ultimi decenni la figura del padre ha sempre di più sfumato la sua identità fino a divenire talvolta piuttosto offuscata.

 

Riorganizzazione delle famiglie

Le donne negli ultimi decenni stanno modificando il proprio ruolo nella società e, pur confrontandosi ancora con uno dei tassi di occupazione femminile tra i più bassi d'Europa, sono diventate sempre più multitasking e attive. Con le mamme che stanno meno tempo a casa in maternità ed in generale meno a casa rispetto al passato, le famiglie stanno cercando di riorganizzarsi. Se siete frequentatori di spogliatoi sapete che di papà fuori da scuola o a condividere le gioie della sauna da phon in piscina ce n'è più di uno. Inoltre c'è maggiore consapevolezza dell'importanza della presenza dei papà nella vita dei figli in termini quantitativi e qualitativi e della necessità di dare sostegno pratico e morale alle neo mamme.

 

A casa a fare il mammo

In sostanza al grido di i pannolini li cambiamo a turni alterni e di se non ti rotoli anche tu sul tappeto con loro i nostri figli saranno dei disadattati, dal modello di padre padrone e mamma casalinga di acqua sotto i ponti ne é passata un po'. Bene. Benissimo. Se non fosse che poi capita di sentire mamme occasionalmente senza figli al seguito che candidamente fanno affermazioni come "Ah, mio marito è rimasto a casa a fare il mammo" a sottolineare il fatto che l'accudimento dei figli sia prerogativa delle mamme e che i papà stiano in panchina pronti alla sostituzione e questo avviene soprattutto quando i bambini sono piccoli. Il mammo è un termine buffo, scherzoso, apparentemente innocuo eppure carico di significato.

 

Il prototipo di papà

Nel passaggio dal prototipo di papà lontano a papà presente e partecipe si è perso il cuore del cambiamento e cioé la definizione di un modello di padre che mantenga prerogative diverse da quello materno e che aiuti gli uomini a non trasformarsi in semplici vice-mamma. Chi scrive, oltre che educatrice è anche madre per cui possiamo dircelo, la responsabilità è anche nostra; perché noi la sappiamo lunga sui nostri figli, molto lunga... talmente lunga che spesso ci prendiamo tutto lo spazio e quando aumentiamo un po' la distanza non ci tratteniamo dal dettare ordini ed emettere giudizi. Invochiamo la presenza dei nostri compagni ma poi facciamo fatica a fidarci e ad accettare che le cose vengano fatte in modo diverso da come le faremmo noi e stiamo dietro l'angolo ripetendoci come un mantra sta per fare una stupidaggine.

 

Un proprio modello di vicinanza

La sfida a cui i papà devono sentirsi chiamati oggi non è quella di imparare a cambiare i pannolini più velocemente di noi o a capire l'incommensurabile mistero dell'utilità della cannottiera anche perché, salvo rare eccezioni, non ce la faranno mai. Piuttosto è necessario che i papà trovino un proprio modello di vicinanza, non per fare con i figli cose diverse (non vi azzardate a smettere di cambiare i pannolini) ma per fare le cose in modo diverso.

 

Il brivido corre sui social network  

Recentemente sui social network  si è diffuso un reportage di foto dall'inquietante titolo Ecco cosa succede quando una mamma lascia i figli con il papà che mostrano uomini e bambini in situazioni nelle quali non si troverebbero mai in presenza dal genitore di sesso femminile, però bisogna dire che salvo alcune foto che fanno rabbrividire, le altre sono buffe e divertenti, cariche di quella leggerezza che a volte le mamme, oberate dagli impegni e dalle responsabilità non riescono ad avere.

 

Il patto

Per cui facciamo un patto: noi ci impegnamo ad accordarvi più fiducia e a non confondere la necessaria coerenza educativa di coppia con l'appiattimento dei codici paterno e materno su un unico registro, voi però dateci una mano e fate lo sforzo di ricordarvi la cannottiera. La casa sull'albero

848