23-08-2022 ore 16:03 | Rubriche - Comunicazioni ai cittadini
di Denise Nosotti

Adda sud, azioni di contenimento del pesce siluro in collaborazione con lo Spinning club

Il parco Adda sud ha siglato una convenzione con l’associazione sportiva dilettantistica ‘Spinning club Italia’ di Lodi per avviare progetti di contenimento del pesce siluro, specie alloctona che popola le acque del fiume che lambisce le province di Lodi e Cremona. L’associazione, dal canto suo, ha presentato un progetto che prevede azioni progressivamente estese alle acque del bacino di pesca che ricade  nel territorio del parco dando priorità per il 2022 al tratto del fiume Adda compreso tra Rivolta d’Adda e Lodi. L’associazione dispone delle risorse scientifiche e tecniche necessarie all’organizzazione e alla gestione di azioni di contenimento e smaltimento della specie in questione. In precedenza aveva già effettuato analoghi interventi per conto della Provincia di Lodi. Il progetto non avrà costi né per l’associazione né per il parco in quanto viene finanziato per 300 mila euro tramite contributo regionale.

 

Come si articolano gli interventi

Il parco aveva realizzato, nel 2019 un report riguardante proprio le azioni di contenimento contro questo tipo di pesce. Le attività si sono svolte nell’arco di quattro mesi (da luglio a ottobre) e sono state oggetto di monitoraggio costante. L’obiettivo è di perseguire un buono stato di conservazione e salvaguardia della biodiversità ittica. nNel tratto sub-lacuale sono infatti presenti diverse specie di notevole interesse quali, per citarne alcune: la trota marmorata, il luccio italico, lo storione e il vairone. L’intervento è stato organizzato con la formazione di una squadra con un addetto alla cattura e un altro dedicato alle attività di supporto a riva incaricato dei rilevamenti biometrici. Nelle dieci giornate di intervento sono stati catturati 712 esemplari per un peso complessivo di 1.346,49 Kg e un peso medio per soggetto di 1,891 Kg.

 

La situazione attuale

In un ambiente apparentemente non favorevole allo sviluppo del siluro, almeno nel tratto più settentrionale, i dati delle catture hanno evidenziato che comunque la specie non trova particolari fattori ostativi e riesce comunque ad espandersi, favorita dal contesto territoriale circostante in cui risulta particolarmente densa e prolifica (sistema del canale Muzza). Senza una periodica azione di controllo delle densità il suo impatto sulla comunità ittica autoctona potrebbe essere determinante, soprattutto nei confronti delle specie più a rischio e con popolazioni ridotte al minimo vitale. senza l’ausilio di azioni di contenimento, sarebbe a rischio estinzione la specie della trota marmorata.

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