Si è tenuto venerdì 23 maggio, presso la sala Polenghi dell’ospedale Maggiore di Crema il “Bee meeting europeo” (Best Evidence in Europe), l’incontro educativo biennale che riunisce i massimi esperti europei di teleangectasia emorragica ereditaria (hht). L’evento, giunto alla seconda edizione, si è aperto due anni fa a Copenaghen e tra due anni si terrà ad Amsterdam. “Si tratta di un'occasione unica per la città– commenta Alessandro Cominelli, direttore generale dell’Asst Crema – fondamentale per restare al centro del confronto e rendere sempre più solida la collaborazione europea ed internazionale sul tema con l’obiettivo di incrementare il dialogo tra professionisti e migliorare la qualità di vita dei nostri pazienti”.
Hht: i rischi
La teleangectasia emorragica ereditaria (hht) è una patologia in cui i vasi sanguigni presentano malformazioni che li espongono al rischio aumentato di sanguinamento. Si tratta di una malattia genetica rara che ha il 50 per cento di possibilità di essere trasmessa ai figli da parte di un genitore affetto. Comporta la rottura e il conseguente sanguinamento delle malformazioni vascolari determinando diverse conseguenze, più o meno gravi a seconda di sede numerosità e dimensioni delle lesioni. “Quando coinvolge cute e mucose, come le mucose di bocca, naso e intestino possono verificarsi emorragie con conseguenti gravi forme di anemie. Un esempio è rappresentato dall’epistassi (sanguinamento nasale). Quando le malformazioni arterovenose coinvolgono organi profondi come polmoni, fegato e cervello – commenta Guido Manfredi, direttore della gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’Asst – potranno verificarsi complicanze più gravi: ictus, ascessi cerebrali, scompenso cardiaco, emorragie intracraniche. La teleangectasia è una patologia che merita di essere costantemente approfondita e che da anni ci vede coinvolti in studi clinici e ricerche”.
Il reparto di pastroenterologia
“L'impegno profuso del reparto di pastroenterologia, coadiuvato da altre unità operative di eccellenza dell’Asst Crema quali la cardiologia, l'otorinolaringoiatria, la radiologia ed il laboratorio analisi e da tutto il personale infermieristico, ha permesso di ottenere il titolo di ‘centro di eccellenza europeo Ern’, sottogruppo Vascern, the European Reference Network (Ern) for Rare Multisystemic Vascular Diseases, nonché il riconoscimento di centro di eccellenza nazionale e di coordinamento per le malattie rare. La nostra attività – chiude Manfredi - coinvolge tutti gli aspetti della HHT, in particolare della diagnosi, del follow-up e della cura della malattia. Collaboriamo inoltre nella stesura delle linee guida internazionali ed italiane; siamo attivi nella ricerca con pubblicazioni di numerosi articoli circa gli aspetti diagnostici e terapeutici della malattia. Ogni anno inoltre organizziamo un meeting con i pazienti, anche grazie al contributo sempre presente dell'associazione italiana Hht Onilde Carini, coinvolgendo i pazienti nel percorso diagnostico e di cura, spiegando loro tutti gli aspetti di questa malattia”.