23-05-2022 ore 18:32 | Rubriche - Musica
di Gloria Giavaldi

Vandelli, la data zero a Crema: 'canto Lucio per rivedere felicità negli occhi della gente'

“I foulard di Lucio Battisti”, icona intramontabile dopo i suoi capelli ricci e il suo forte parlar d'amore, “in realtà erano miei. Ne ha presi talmente tanti che io sono rimasto senza”. Sorride, Maurizio Vandelli, prima di raccontare la finalità del suo nuovo progetto Emozioni garantite. “Canto Lucio, ma l'obiettivo principale è un altro: è far tornare la gente a teatro, far tornare la gente felice. Abbiamo vissuto un periodo grigio. Vedo negli occhi delle persone un velo di tristezza. Credo che la musica ci possa aiutare a ripartire. Di certo quella di Lucio la conoscono tutti, è stato il più grande autore e compositore di tutti i tempi: ecco perché l'ho scelto”.

 

Uno spettacolo da cantare insieme

Per veicolare “Emozioni garantite”. E i cremaschi l'hanno preso in parola. Si prospetta un sold out in occasione della data zero al teatro san Domenico di Crema, il prossimo giovedì 26 maggio. Al momento sono ancora disponibili una ventina di biglietti. “La formula che ho scelto vuole coinvolgere direttamente il pubblico, vuole consentire a chiunque lo desideri di tornare protagonista dopo un periodo di distanza in cui abbiamo persino fatto fatica a riconoscerci. Pensi che io al supermercato con indosso la mascherina non ho nemmeno riconosciuto mia moglie. Dobbiamo ritrovarci e, in una data zero come quella di Crema, proveremo a farlo con le canzoni di Lucio proiettate su un video. No, non sarà un karaoke senza orchestra, ci sarò io e ci sarà la mia band. Sarà uno spettacolo da cantare insieme”.

 

Guardare il mondo con occhi felici

Da Un’avventura a Io vivrò, da Il tempo di morire a Emozioni: canzoni che rappresentano la storia della musica. “Cantare Lucio è sempre una responsabilità, la stessa che avverto tutte le volte che salgo sul palco, perchè è come se le persone ci chiedessero di garantire loro felicità per qualche ora. Ci voglio provare e, visto il titolo del mio nuovo progetto, spero anche di riuscirci. Tutti oggi ci meritiamo felicità, ci meritiamo di tornare a guardare il mondo con occhi felici”. A dare una grossa mano ci sono “i testi di Giulio (Rapetti, cioè Mogol ndr) : con le sue parole sembra di veder passare le immagini davanti agli occhi”.

 

'Un grande amico'

E poi l'ironia di Battisti è un ricordo troppo vivo: “è stato un grande amico, uno di quelli con cui mi sono divertito di più. Non era uno dai complimenti facili. Un giorno però, me lo ricordo bene: è stato quando mi ha detto che era convinto di aver imparato da me a cantare. Solo si era impegnato per correggere i miei errori. Ecco, io Battisti me lo ricordo così: ironico, divertente. Non intrattabile come qualcuno l'ha descritto”. Era uno di quelli che le emozioni le scriveva, le cantava. Le provava. Con coraggio. “Io sono politically incorrect” chiarisce Vandelli. “Mi piace dire le cose come stanno, anche se sono divisive”. Ecco perché erano amici.

 

Riafferrare la vita

Per comprenderlo, del resto, basta ascoltare quel 29 settembre di Battisti e della “sua” Equipe 84. Il giorno di un tradimento che in musica ha fatto la storia. Oppure basta ascoltarlo ora, Maurizio: vuole essere esattamente come è, se stesso. E cantare, per riafferrare la vita. Per far riafferrare la vita a ciascuno di noi. “L'album uscirà a settembre, accompagnata da un libro realizzato con Massimo Cotto”. Intanto, però, c'è la data zero: “un momento per ripartire, insieme. Anche se, sinceramente, me la sto facendo sotto”. Meglio cantare, tutti. E non parlarne. “Ci vediamo giovedì a teatro, dai”.

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