23-03-2020 ore 18:15 | Rubriche - Comunicazioni ai cittadini
di Giovanni Colombi

Poste. Le pensioni di aprile in pagamento dal 26 marzo, le modalità per il ritiro in contanti

Le Poste italiane, per contrastare la diffusione del Covid19, hanno deciso di anticipare al 26 marzo l'accredito delle pensioni di aprile per i titolari di un libretto di risparmio, di un contro Bancoposta o di una Postepay evolution. I titolari di carta Postamat, Carta libretto o di Postepay evolution potranno prelevare i contanti dagli sportelli Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Per il ritiro in contanti in posta
Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’ufficio postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente: i cognomi dalla A alla B giovedì 26 marzo, dalla C alla D venerdì 27 marzo, dalla E alla K la mattina di sabato 28 marzo, dalla L alla O lunedì 30 marzo, dalla P alla R martedì 31 marzo, dalla S alla Z mercoledì 1 aprile. Nell’attuale emergenza sanitaria, le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane. Si ricorda per gli utenti di Crema che gli uffici di santa Maria, san Bernardino e dei Sabbioni sono chiusi: per il ritiro della pensione fanno riferimento agli sportelli di Crema centro.

Come comportarsi negli uffici postali
Nell’attuale emergenza sanitaria, le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane. Gli utenti sono invitati ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico.

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