22-11-2023 ore 08:43 | Rubriche - Medicina e salute
di Claudia Cerioli

Relazione ed empatia: le doti dell’assistente sanitario in prima linea durante il Covid

Martedì 21 novembre è la giornata dell’assistente sanitario: “un professionista trasversale, per generare la cultura del benessere collettivo”. Dal centro vaccinale al consultorio familiare, passando per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, l’igiene e la tecnica ospedaliera o l’unità operativa di malattie per l’apparato respiratorio. “Sono un ponte tra la cittadinanza e i diversi professionisti della salute”. Si riassume in queste poche parole dei professionisti di Asst Crema il senso di una professione che plasma l’assistenza con presenza quotidiana, relazione ed empatia, attribuendo primaria rilevanza al concetto di promozione della salute, quale “processo che consente alle popolazioni di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e quindi di migliorarla”.

 

Promuove stili di vita sani

Si occupa di identificare i bisogni di salute di un individuo e definire le priorità di intervento preventivo, educativo e di recupero promuovendo stili di vita sani. Interviene nei programmi di educazione sanitaria, sessuale e socioaffettiva e realizza interventi mirati di sostegno alla famiglia, anche all’interno delle scuole, in collaborazione con i medici di medicina generale, i pediatri e gli altri operatori sul territorio, come psicologi, assistenti sociali ed operatori scolastici. Sorveglia, in base alle sue competenze, le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità e controlla il rischio infettivo.

 

Partecipazione al concetto di salute

L’assistente sanitario ha avuto un ruolo centrale anche durante la pandemia da Covid-19, in particolare nel corso della campagna vaccinale, del contact tracing nell’identificazione dei positivi e dei loro contatti sia a livello territoriale che intraospedaliero e nell’esecuzione dei test diagnostici (tamponi). Dopo il diploma di laurea triennale, svolge le sue competenze lavorative in diversi ambiti. Questa figura può svolgere oltre che compiti operativi, anche incarichi organizzativi/gestionali se in possesso dei necessari titoli accademici. “Siamo trasversali, cerchiamo di essere un sicuro e primo punto di riferimento per gli utenti. Promuoviamo ed educhiamo alla salute, perché è nostro dovere prendercene cura, ma è anche necessario per creare consapevolezza nella collettività”. Ad una visione esclusivamente assistenzialistica, i professionisti preferiscono una visione generativa e partecipativa del concetto di salute “per aumentare nella collettività il grado di responsabilizzazione. Perché ognuno di noi può essere promotore attivo di benessere per sé e per gli altri”.