22-11-2022 ore 16:27 | Rubriche - Costume e società
di Alessia Silvani

Cremasco e provincia di Cremona, ecco quali sono gli alberi monumentali da proteggere

Il Platano comune, il Cedro dell’Himalaya (Cedrus deodara), il Cedro del Libano (Cedrus libani), il Bagolaro (Celtis australis) e il Cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica). Sono queste le specie di alberi monumentali più diffuse in regione Lombardia. Cremona ne conta otto sul territorio provinciale. Come ha spiegato l'assessore regionale ad ambiente e clima Raffaele Cattaneo in occasione della Giornata nazionale degli alberi celebrata ieri, lunedì 21 novembre. 

 

Nel cremasco e in provincia

Tutte le province lombarde hanno alberi monumentali sul proprio territorio: Bergamo 34, Brescia 46, Como 30, Cremona 8, Lecco 5, Lodi 13, Mantova 8, Milano 62, Monza e Brianza 9, Pavia 9, Sondiro 22, Varese 56. Tre sono i comuni con più alberi monumentali: Varese 28, Milano 17, Como 17. Nel corso del 2022, l’assessorato regionale all’Ambiente e Clima (sulla base di quanto previsto dal decreto ministeriale 23/10/2014 che ha ‘istituito l’elenco degli alberi monumentali d’Italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento’) ha censito 302 alberi monumentali, 43 in più rispetto all’anno precedente. Nell’elenco riguardante il nostro territorio sono presenti il cedro di Palazzo Premoli a Crema, i cipressi calvi dei giardini pubblici, i ginkgo biloba di piazzale Rimembranze (ma anche in piazza Aldo Moro), il carpino del santuario di Pandino, i pioppi neri di cascina Cambonino a Cremona, la magnolia di piazza Giovanni Paolo II a Cremona, il pioppo nero di Crotta d’Adda, il filare di querce a Casalmaggiore, i gelsi di Rivarolo, il bagolaro di Robecco d’Oglio.

 

Salvaguardare la biodiversità

“La presenza degli alberi nei nostri territori è fondamentale per mitigare le emissioni di gas climalteranti e per svolgere azioni di adattamento ai cambiamenti climatici. Regione Lombardia è attenta alla valorizzazione del capitale naturale – ha spiegato Cattaneo - e alla salvaguardia della biodiversità, così da favorire lo sviluppo dell’ambiente in ottica di sostenibilità e di tutela del territorio. Gli alberi monumentali sono un patrimonio della nostra Regione, sono ricchi di storia e vanno salvaguardati.

 

Tutelare gli alberi monumentali

Sotto il profilo pratico, i censimenti sono svolti dai comuni e dai carabinieri forestali, con in quali Regione Lombardia ha sottoscritto un apposito protocollo operativo, e vengono poi istruiti dagli uffici regionali, cui spetta il compito di verificare la monumentalità delle piante e di proporre al Ministero competente l’inserimento delle alberature nell’elenco nazionale. L'ente regionale si sta occupando della gestione degli alberi monumentali, soprattutto di quelli che hanno bisogno di maggiori cure o potature speciali, analisi di stabilità o realizzazione di sostegni, in particolare per le piante inserite nel contesto urbano”.