20-10-2020 ore 18:30 | Rubriche - Medicina e salute
di Gloria Giavaldi

Asst. Crema popolare per il territorio dona nuovi strumenti al reparto di pneumologia

Nuovi strumenti per il monitoraggio dei parametri vitali e la diagnosi delle patologie tumorali che interessano i linfonodi del mediastino sono stati consegnati oggi, martedì 20 ottobre, alla pneumologia di Crema. La donazione, del valore complessivo di circa 170 mila euro è stata fatta dall'associazione Crema popolare per il territorio. Alla conferenza stampa, che si è tenuta nella sala riunioni della direzione generale, erano presenti il direttore generale dell'Asst di Crema Germano Pellegata, il direttore sanitario Roberto Sfogliarini, il primario di pneumologia Alessandro Scartabellati con i colleghi Emanuele Rana, Simona Scorsetti, Ramona Perego, il presidente dell'associazione Crema popolare per il territorio Giorgio Olmo e Luciano Gandola.

 

Importante supporto

Per i medici la strumentazione donata è d'avanguardia ed utile. Lo è stata  soprattutto nel periodo d'emergenza. “Siamo stati particolarmente avvantaggiati dalle donazioni dell'associazione Crema popolare per il territorio” ha detto il primario Scartabellati. Per Simona Scorsetti: “La strumentazione donata ci ha consentito di tenere monitorati tutti i pazienti ricoverati anche durante il difficile periodo della pandemia”.“L'associazione – ha spiegato Olmo – cerca di fare interventi utili, tempestivi e mirati, oltre a voler esprimere un profondo ringraziamento nei confronti della struttura ospedaliera”.

 

Strumenti d'avanguardia

I monitor sono utili a controllare l’attività cardiaca, la pressione arteriosa, la respirazione, la saturazione in ossigeno e la temperatura corporea, oltre ad altri parametri che possono risultare necessari a completare i controlli clinici. Il sistema ebus associa l'endoscopia all'ecografia. Ne ha spiegato dettagliatamente il funzionamento Emanuele Rana: “Oltre alle diagnosi, consente di determinare la stadiazione della patologia e di procedere al prelievo di materiale sufficiente per la ricerca delle mutazioni e la cura del paziente”. In uso a Crema da agosto del 2019, con questo sistema ad oggi sono stati eseguiti 37 esami. “Nel 92% dei casi è stata formulata una diagnosi accurata”.